Napoli a misura di donna. Se lo propone il progetto RinG “Una rete per le donne” presentato dal Comune di Napoli.
L’obiettivo è quello di attivare l’Osservatorio sulla parit e le pari opportunit . Una infrastruttura open government delle politiche di parit e pari opportunit del Comune di Napoli, uno strumento che tutte le donne della citt potranno utilizzare per ricevere tutte le informazioni utili a migliorare la loro autonomia fisica, economica e decisionale che sar monitorata periodicamente attraverso l’utilizzo di indicatori ed indici appositamente costruiti.
L’Osservatorio, utile a diffondere tutti gli strumenti e i progetti che il Comune mette a disposizione delle donne per la promozione dei loro diritti e il contrasto alle discriminazioni di genere, costituir il principale punto di riferimento per l’individuazione dei servizi presenti nel territorio cittadino utili ad alleviare il carico di cura e migliorare le condizioni di agio delle donne in citt .
La consigliera delegata dal Sindaco di Napoli alle Pari Opportunit Simonetta Marino sostiene che il progetto “Una rete per le donne” è molto interessante e rappresenta la “rete delle reti” perch, attraverso l’Osservatorio su e per la citt , mette a sistema tutti i servizi che il Comune di Napoli offre alle donne, in ognuna delle dieci Municipalit .
Questo avverr attraverso un network che non solo legger l’esistente, ma si propone come uno strumento di conoscenza, di informazione e di progettualit . Insomma, una infrastruttura sociale per soddisfare i bisogni delle donne a partire dai servizi essenziali mobilit , asili nido, scuole, sportelli, casa di assistenza per anziani. Ciò al fine di passare dalla soddisfazione dei bisogni primari fino a rispondere alle esigenze di di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Per la delegata di De Magistris lo spirito che anima il progetto è un patto per l’equit che deve delineare le linee guida per una citt più giusta per le donne.
RinG “Una rete per le donne” vuole interpretare due elementi fondamentali l’Agenda digitale e la concreta applicazione, per le donne, del concetto di smart community.
L’Agenda digitale rappresenta una delle sette iniziative principali individuate nella più ampia strategia EU2020, finalizzata ad una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile dell’Unione Europea.
Smart City Gender+ traccia le prospettive di trasformazione dei contesti urbani e dei territori, proponendo modelli di sviluppo nei quali le ICT più avanzate ridisegnano i modelli di mobilit , uso del tempo, sostenibilit ambientale, integrazione tra servizi, comunicazione e interazione tra pubblica amministrazione e cittadini.
Insomma, le donne, spesso sottorappresentate nei contesti decisionali della politica, sono quelle che più vivono gli ambienti urbani e i territori (tempi vita-lavoro, sicurezza) e sono i soggetti più vicini ai bisogni della popolazione infantile e delle persone non autosufficienti. Ma spesso sono tenute “fuori” proprio dalle nuove tecnologie e dai loro processi decisionali, mentre rappresentano esattamente l’altra met di una cittadinanza plurale.
In foto, una manifestazione al femminile