Energia che scorre in Villa di Donato. La settecentesca dimora di piazza Sant’Eframo Vecchio si prepara a una tre giorni speciale di arte, musica e teatro. Si inizia con le stupefacenti istallazioni luminose di Claudia Meyer. A Napoli con la personale “Segni di Luce”. La mostra, la prima che vede l’artista esporre in Italia, sarà inaugurata giovedì 24 novembre alle 18.30.
Venticinque creazioni che traggono ispirazione dal gioco incantato dei raggi del sole sulla superficie del mare. Flussi di energia in movimento che, come i numerosi elementi che abitano il mondo acquatico, interagiscono tra di loro, imbrigliati il più delle volte dentro una costruzione geometrica della scena, accentuata dall’uso della luce che condensa e orienta la visione solo verso alcuni punti focali.
Organizzata dall’istituzione culturale “Art1307”, che dal 2007 promuove le arti visive a livello internazionale, l’exhibition sarà visitabile fino al 3 gennaio 2017.
Di origine svizzera, Claudia Meyer vive e lavora tra Lucerna, Parigi e Los Angeles, città che hanno profondamente influenzato il modo di esprimersi e di comunicare dell’artista. Dopo la formazione alla scuola d’arte di Lucerna, la “Hochschule für Gestaltung und Kunst”, ha lavorato nello studio del grande maestro di design Anton Stankowski, prima di trasferirsi a New York per completare gli studi al “Fashion Institute of Technology”. Vincitrice di numerosi premi, la sua principale fonte di ispirazione è la natura.
L’uso della luce in tutte le sue componenti, che può essere ricondotto all’esperienza americana, precisamente californiana, svolge un ruolo fondamentale nelle sue opere, come elemento concettuale di epifania di una scoperta, ulteriore possibilità di visione.
Il segno grafico appreso dalla tradizione europea si fonde con l’indagine dei materiali come i metacrilati, il cui uso rimanda ancora una volta alla matrice americana, mentre la componente francese della sua personalità emerge nella musicalità e nella poetica della sua arte. Di stampo svizzero è invece il rigore dello spazio pittorico, sezionato in scomparti o imbrigliato in una griglia in modo da formare una composizione grafica geometrica che ingloba l’intero racconto. Una sorta di schema di quadrati in successione che diventano la base strutturale dell’opera.
«Il suo segno grafico – spiega la curatrice della mostra Cynthia Penna – incide superfici sempre diverse, metacrilati come carta, in un una sorta di scrittura dinamica, un nuovo alfabeto dell’anima, un flusso continuo di parole che vanno a comporre, più che un discorso, una musica. Come la musicalità della prosa di Proust, composta da un inarrestabile susseguirsi di immagini in movimento che sconfinano in onde sonore più che in parola scritta, così la musicalità del segno di Meyer invade lo spettatore e lo avvolge in un crescendo sensoriale di raveliana memoria. L’arte di Claudia Meyer è tutto questo. Una spinta di energia allo stato puro, segno grafico che segue a sua volta l’energia che lo muove, lo sospinge e lo fa volare».
L’ingresso è gratuito, sia il giorno dell’inaugurazione, sia i successivi, su appuntamento. Per ulteriori informazioni è possibile inviare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica info@art1307.com o telefonare al numero 081665456.
Prossimi appuntamenti: venerdì 25 novembre con “I Due Otello” che apre la rassegna di Riccardo Canessa “The Opera Talk Show”, un interessante momento di riflessione per gli appassionati di opera lirica e sabato 26 novembre con l’Accademia del blues di Brunello Canessa e il concerto live “Four Guitars”.
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio 80137 Napoli
Per saperne di più
www.villadidonato.it
www.art1307.com
www.claudiameyer.com