In basso, un altro momento dell’incontro
Bellezza e legalità salveranno il mondo. Ne è talmente convinto Catello Maresca da lanciare ad alta voce il suo pensiero nell’aula Magna magna dell’Accademia di Belle arti di Napoli dove è stata premiato tra le eccellenze del territorio nelle arti e nelle professioni durante la manifestazione organizzata dal Lions Club Napoli Lamont Young (per l’XI circoscrizione), presieduto dall’avvocato Antonino Magliulo, consigliere d’amministrazione dell’Accademia.
Una vita trascorsa per combattere la criminalità organizzata quella del magistrato napoletano antimafia che – come si legge nella motivazione sulla pergamena consegnata da Magliulo insieme al premio- contribuisce a costruire un mondo migliore ponendosi come punto di riferimento per le nuove generazioni, promuovendo nelle scuole valori ispirati alla trasparenza.
E proprio nel tempio della bellezza si sono riunti i club Lions per premiare tanti altri talenti della nostra terra come, per esempio, Bruno Siciliano (il riconoscimento è stato consegnato dal club Napoli Sant’Elmo) professore ordinario di automatica e robotica all’Università di Napoli Federico II che ha fortemente voluto sviluppare il suo lavoro all’ombra del Vesuvio, nel segno di un umanesimo tecnologico, partendo dalla propria città, Napoli che allena alla complessità, molto di più di altri luoghi.
E ancora Paola Rogliani, prima donna presidente della società italiana pneumologia (segnalata dai Lions Partenope – Palazzo Reale) che con forza e determinazione ha percorso le strade della ricerca nella salute respiratoria a livello internazionale, fiera della propria identità partenopea scandita all’anagrafe dalla volontà dei genitori di darle come secondo nome, Gennaro, separato dal primo con una virgola (per fortuna, ironizza lei stessa), perché nata nel giorno in cui si celebra il santo patrono.
Al centro dell’incontro, prima della premiazione, la lectio magistralis del past direttore internazionale Ermanno Bocchini dal titolo “Nel lionismo come pensiero e azione” che ha analizzato le ragioni di un impegno associativo radicato nella libertà di azione per costruire insieme una “cittadinanza umanitaria” capace di agire per il bene comune nel presente e nel futuro, lasciando un’impronta nella realtà.
Prima che fossero consegnati i premi, la presidente dell’Accademia Rosita Marchese (prima donna alla presidenza) ha annunciato la firma del protocollo d’intesa con i Lions Lamount Young e Partenope ( cui potranno aderire anche gli altri club) per dare vita a piccoli progetti di restauro di opere affinché ragazze e ragazzi dell’Accademia possano laurearsi senza dover attendere a andare fuoricorso per mancanza di oggetti da restaurare.
E, tra le ambizioni di recupero d’arte, c’è il sogno accarezzato dal Club guidato da Magliulo di far tornare a splendere i leoni all’ingresso di via Bellini. Nel frattempo, con questa cerimonia il club ha spalancato alla maggior parte del pubblico presente che non le conosceva le tante meraviglie di un antico Palazzo, fabbrica della creatività.
Nella foto di copertina, la pinacoteca dell’Accademia con l’opera “la combattente” di Marisa Albanese, recentemente acquisita
