Agosto bollente che a Napoli può essere mitigato dal fascino del tempo. Con la visita alle catacombe di San Gennaro, sabato 6 agosto alle 20. Una discesa nella bellezza del mistero, tra arcosoli, mosaici e affreschi. Che si può ripetere ogni fine settimana di agosto, su prenotazione. Al termine ci sar una degustazione di prodotti gastronomici tipici del Rione Sanit e di Dubl, spumante nato dalla volont di Feudi di San Gregorio di sperimentare il “Metodo Classico” sulle uve della tradizione campana Greco, Aglianico e Falanghina.
Una storia millenaria che vive nel sottosuolo di Napoli, un viaggio alla scoperta dello stretto legame di fede tra la citt e il suo patrono. Alle catacombe si accede attualmente accanto alla chiesa dell’Incoronata a Capodimonte. C’è una scala che conduce direttamente al livello del secondo piano dove è visibile il più antico ritratto conosciuto di san Gennaro, risalente al V secolo, che raffigura il martire tra una bambina e una donna e con il capo sormontato dalla scritta Sancto Martyri Januario.
Durante la seconda guerra mondiale le catacombe furono adattate e utilizzate dalla popolazione napoletana come rifugio antiaereo, e per questo subirono ulteriori danni di non poco conto.
Solo nel 1969 il cardinale arcivescovo di Napoli Corrado Ursi, dopo aver risistemato le catacombe, inaugurava il nuovo accesso (quello attuale), e avviava una nuova campagna di scavi fra il 1971-1973 diretti da Umberto Maria Fasola della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, durante la quale vennero scoperte la cripta dei Vescovi e la tomba di San Gennaro.
Per saperne di più
www.catacombedinapoli.it
In foto, uno scorcio delle catacombe