“Se oggi sono qui è per Ryan. Il mio comportamento peggiorava. Avevo rapporti senza protezione ed è un piccolo miracolo che non mi sia preso l’Hiv. Mi ricordo che guardavo in televisione il funerale di Ryan, è stato uno dei punti più bassi della mia vita. I miei capelli erano bianchi, la pelle pallida, ero gonfio, stanco e sembravo malato”. Parole di Elton John.
LA STORIA DI ELTON JOHN
Chi era Ryan White? La celebre rockstar lo conobbe negli anni ottanta un ragazzino dell’Indiana che aveva contratto il virus dell’HIV a causa di una trasfusione e che era stato poi emarginato dalla scuola e dalla citt . La vicenda commovente di Ryan, conclusasi con la sua morte, condusse Elton a due rivelazioni la consapevolezza che, pur all’apice di una carriera musicale entusiasmante, aveva toccato il fondo della propria esistenza, constatando direttamente quanto il successo e la fama non avessero potuto nulla per salvare quel ragazzo; e, di conseguenza, il bisogno di impegnarsi in prima persona per arginare il problema dell’AIDS e stare vicino alle persone che soffrono.
IMPEGNO CIVILIE
“L’amore è la cura” il primo libro di Elton John raccoglie, tra autobiografia, resoconto del proprio impegno civile e invettiva, il racconto di questa straordinaria esperienza la sua grande amicizia con Ryan White e Freddie Mercury, con la principessa Diana ed Elizabeth Taor, l’incontro con il senatore Ted Kennedy e con il presidente Bush, ma anche le piccole grandi storie di persone comuni che hanno combattuto e vinto la malattia. Come scrive Elton John, l’AIDS “è una malattia che va curata non tanto con un vaccino miracoloso, ma cambiando i cuori e le menti, tramite un impegno collettivo ad abbattere le barriere sociali e a gettare ponti di compassione”.
LA PESTE DEGLI ANNI OTTANTA
Nei lontani anni ottanta leggevo un giornalino di fumetti "L’Intrepido" quando la mia attenzione andò verso un trafiletto molto piccolo diceva pressappoco cos " In America è stato scoperto il virus AIDS la peste degli omosessuali". Mi colp molto, ricordo che sentenziai subito "Questo sar un brutto problema" (purtroppo avevo ragione, pochi mesi dopo l’allarmante notizia era su tutti i tabloid).
Questo fu il mio primo approccio con la malattia che a breve sarebbe diventato un cataclisma mondiale. I più grandi immunologi si misero d’impegno per capire, per sapere mentre la popolazione omosessuale viveva nella paura, chiudevano i locali, i luoghi di frequentazione si spopolavano, il terrore aveva preso il sopravvento, mentre si veniva additati come untori e portatori di morte. Poi, sfortunatamente, iniziarono a morire donne, bambini, la malattia non faceva nessuna distinzione tra l’essere etero oppure omo.
LE TERAPIE
La prima scoperta, il test metodo Elisa (ancora oggi viene effettuato nei laboratori e nelle strutture ospedaliere). l test con il quale si può accertare una presunta infezione da HIV si chiama test degli anticorpi HIV (p. es. ELISA). Il test non segnala la presenza nel sangue del virus stesso, bens di prodotti del sistema immunitario gli anticorpi ,poi la famigerata AZT una delle prime cure per passare poi a tanti altri medicinali che cercavano di fermare il virus come l’attuale inibitore della proteasi oppure l’ultima scoperta Americana della pillola Truvada come trattamento preventivo per l’Hiv. La Fda, l’agenzia del farmaco statunitense, non è vincolata al parere dei medici, ma si pronuncer sulla questione nel giro di un mese.
Intanto, la California sta per avviare un progetto di prevenzione dell’Hiv basato sulla somministrazione di Truvada, la pillola che abbatte le probabilit di infezione dal virus. Il farmaco, che in realt è gi utilizzato per trattare pazienti gi affetti da Hiv, sar testato su un totale di 700 soggetti non infetti ma ritenuti a rischio, come gay, bisessuali e trans.
“Questa nuova pillola preventiva costituisce un’altra arma nella lotta a questa terribile epidemia”.
Non mancano tuttavia le critiche al progetto, come quella di Michael Weinstein, presidente dell’Aids Healthcare Foundation “gli uomini eterosessuali, gay o bisessuali non vogliono usare il profilattico, è cosa ormai nota. Se gli diamo un’altra ragione per non farlo, non lo faranno”.
LE INIZIATIVE DI ARCI GAY A NAPOLI
Ma ritorniamo agli anni ottanta, ero consigliere in arci gay e con l’aiuto del vecchio policlinico di Napoli istaurammo un servizio di analisi, il tutto funzionava facendo un tesserino anonimo con un nome di citt , facevi il prelievo e dopo quindici giorni ritiravi la risposta,il panico completo per convincere le persone a effettuare l’analisi li accompagnavo, e sistematicamente anche io per incoraggiare il pauroso tapino effettuavo il prelievo fino a quando con il rischio di diventare anemico decisi di accompagnarli e basta!
Poi sembre in collaborazione con l’arci gay organizzammo una serata di prevenzione (in un anonimo localino) per fondi e una campagna di informazione sulla prevenzio 6 è« « o è á « s pt B L libri n e B link B B d d B d d « B pG B B «7 B e « B E B B èMODE B H l è NO è B B» OJ B e
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î î è èè ne, la sera di nascosto andavo nella villa comunale e attaccavo sugli alberi i volantini per pubblicizzare la serata (che ebbe un ottimo successo), poi ancora l’idea di distribuire gratis il preservativo, idea subito bocciata “nelle carceri non esistono rapporti sessuali” questa fu la risposta.
Intanto l’evoluzione della medicina le nuove scoperte e i coming out di alcune star internazionali come Rock Hudson e altri fecero s che il popolo omosessuale uscisse di nuovo allo scoperto. Allora piccoli coraggiosi imprenditori aprirono saune, discoteche, cruising bar.
Oggi nei confronti della malattia si è più sereni, ma chi è sieropositivo deve avere un stile di vita più attento perch le difese immunitarie sono deboli e attaccabili a eventuali contagi, io non uso una terminolgia di trattati di medicina ma sotto nelle note potrete trovare tutto quello che concerne le informazioni sul virus Aids, intanto usare come metodo preventivo l’unico più sicuro "IL PRESERVATIVO".
LA CHIESA E LA PREVENZIONE
La chiesa è contro questo metodo, lo demonizza? Usatelo sempre,comunque, sempre e in ogni luogo. Mi sento dire spesso "Ma io sono pulito,io sono sano" e io rispondo " Ma io voglio rimanere sano, per questo dobbiamo usare il preservativo".
Il dono della vita è l’unica ragione della nostra esistenza. Quanti mariti o fidanzati hanno regalato l’orribile virus a ignare mogli o compagne, quanti omosessuali si sono immolati nel nome dell’amore e pur sapendo che il compagno aveva contratto la malattia sono stati incoscientemente disponibili a non usare la prevenzione. Passiamo alle leggende metropolitane ,spesso senti dire"L’aids è stato creata in laboratorio per sterminare una fetta di popolazione inutile". Oppure " E’ stato trovato il vaccino, ma le industrie farmaceutiche non lo mettono ancora sul mercato per interessi economici". Voce di popolo. Passiamo ancora alla prevenzione, sappiamo tutti che non esiste solo l’aids. Ci sono virus che si trasmettono sessualmente come la sifilide, l’epatite C, contilomi acuminati e altri ancora,quindi? Quindi bisogna usare il "PRESERVATIVO" .
Un obbligo morale è quello di fare il test, un obbligo morale è quello di conoscere che cos’è l’aids , per comunicarlo ai propri figli, per proteggere noi stessi e i nostri cari,l ‘informazione ci aiuta. Oggi fortunatamente esiste internet, dove possiamo accedere a tutte le informazioni che desideriamo. In basso troverete alcune note sull’argomento, ma su internet ce tutto quello che volete sapere su HIV/AIDS.
QUELLO CHE SI DEVE CONOSCERE
NOTE- Parlando dell’HIV e dell’AIDS con i figli
Parlare dell’HIV e dell’AIDS significa parlare anche di rapporti sessuali, e non è sempre facile per i genitori parlare di questi argomenti con i propri figli. Allo stesso modo non è sempre facile per gli adolescenti aprirsi o credere che problemi come l’HIV o l’AIDS possano riguardarli.
La terapia con AZT
Sintetizzato nel 1964 come farmaco antitumorale. Rimase inutilizzato per 20 anni, poich si constatò sperimentalmente che i topi leucemici trattati morivano in numero maggiore di quelli non trattati. Ma perch questo farmaco cos tossico, cancerogeno e privo di effetti benefici continua ad essere somministrato? La Wellcome (casa farmaceutica produttrice) ha venduto 0.9 tonnellate nel 1987, ed è passata a 44.7 tonnellate nel 1992. Il costo dell’AZT per malato è di circa 450.000 lire al mese. Il profitto lordo per la Wellcome nel 1993 è stato di 586 miliardi di lire l’anno.
Il test è nell’interesse di tutti
L’OBBLIGO DI INFORMARE
Una persona che è stata esposta al rischio d’infezione da HIV, ha un solo mezzo per sapere se è stata contagiata oppure no fare il test. Il test dovrebbe essere seguito da una attenta consulenza medica.
Nel volgere di pochi anni l’epidemia HIV si è estesa al mondo intero, perciò si parla oggi di pandemia. Anche da noi i casi di infezione HIV si moltiplicano e gi da molto tempo non interessano più soltano i gruppi a rischio. quindi importante che chiunque sia stato esposto al rischio sappia se è stato contagiato o meno. Potr cos fare la sua parte per arginare la diffusione di questa malattia mortale.Solo una persona sieropositiva che è conoscenza del suo stato può comportarsi con senso di responsabilit verso gli altri e se stessa.
IL COMPORTAMENTO CON IL PARTNER
•I sieropositivi dovrebbero informare, per quanto possibile, tutte le persone con cui hanno avuto rapporti intimi affinch esse possano fare immediatamente il test e richiedere una consulenza medica. Se risulteranno positive al test potranno cos giovarsi dei farmaci oggi disponibili ed eviteranno di contagiare inconsapevolmente altre persone.
•I sieropositivi hanno l’obbligo d’informare il loro attuali partner del loro stato. Per evitare con certezza il contagio occorre rinunciare ai rapporti sessuali ed evitare lo scambio di fluidi corporei. Il preservativo riduce il rischio 6 è« « o è á « s pt B L libri n e B link B B d d B d d « B pG B B «7 B e « B E B B èMODE B H l è NO è B B» OJ B e
B t n d’infezione, ma non lo elimina. Chi non vuol rinunciare a comportamenti a rischio deve utilizzare sistematicamente il preservativo.
•L’uso del preservativo è raccomandato anche se entrambi i partner sono sieropositivi. Si ridurr cos il rischio di contagio con altri agenti patogeni (sifilide, herpes, epatite ecc.) nonch con un ceppo virale HIV particolarmente “maligno”.
INFEZIONE E MEDICI CURANTI
d’obbligo informare dell’infezione i medici curanti, il dentista e il personale sanitario affinch essi possano prendere tutte le misure del caso.
• I sieropositivi non possono donare sangue, organi e seme.
Queste norme di comportamento dovrebbero essere ovvie per chiunque ha senso di responsabilit e spirito di solidariet .
Che cos’è l’Aids. La sigla AIDS (Acquired Immune
Deficiency Sindrome) significa "Sindrome da Immunodeficienza Acquisita"
Il 1 dicembre di ogni anno, nel mondo, si celebra la giornata dell’AIDS.
Nella foto, Elton John