Il Blu di Prussia accoglie la personale del fotografo Cesare Accetta “Drama”, un progetto inedito pensato appositamente per la galleria e curato da Maria Savarese. Si entra come in una scatola nera (foto) o come una sorta di dietro le quinte, quando il sipario non si è ancora schiuso e le luci restano soffuse. Ogni rimando non è puramente casuale.
Il Blu di Prussia resta infatti nella penombra e dalle pareti affiorano i volti protagonisti delle fotografie, le donne di Accetta che sono tutte occhi e sguardi, avvolte in un chiaroscuro morbido, con espressioni introspettive e a tratti tragiche. Sul fondo e nella piccola sala cinema, la proiezione di due video in cui le stesse protagoniste si muovono lentissime fra tanto buio e poca luce.
Solo altri 4 scatti rimandano, in contrasto, a un ambiente esterno colorato e mosso in cui si intuisce qualche forma e in sostanza la grande caratteristica di questo maestro: il lungo e appassionato percorso di ricerca, che nel tempo si è arricchito di esperienze e scambi importanti e profondi.
Tra gli ultimi, la vittoria nel 2023 del prestigioso Premio Ubu per la progettazione e la realizzazione del disegno di luci teatrali per lo spettacolo La Cupa di Mimmo Borrelli. Il teatro infatti fu il suo primo campo di ricerca e non a caso il titolo della mostra lo richiama. Il suo concetto di “nero” non è mai fagocitante ma tutt’altro. E’ un nero che svela e rivela i moti dell’anima, è vivo e non statico, non si contrappone nettamente al “bianco” ma compartecipa alla creazione di ciò che è visibile e di ciò che non lo è.
Conclude il fotografo: «Il nero è stato ed è il mio momento di ricerca privilegiato e continua ad essere presente nella mia ricerca di teatro, inteso come scatola nera, è come la camera oscura. Tutto con la luce deve e può succedere. Quello che si vede e quello che si intravede, ma anche “quel che non si vede” come diceva Antonio Neiwiller».
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La mostra piò essere visitata gratuitamente fino al 6 aprile 2024
Per saperne di più
https://www.albludiprussia.com/