Che cos’è Un’altra Galassia ? E’ una festa dei libri. La sua ottava edizione sarà accolta, il 4 e il 5 maggio, al Museo Archeologico di Napoli. Perché Un’altra Galassia? Perché ce n’è stata già una, dal 1990 al 1999, curata dall’editore Liguori. Fu sostituita, nel 2000, da una fiera del libro al Vulcano Buono, che durò solo quell’anno.
L’edizione Liguori si chiamava Galassia Gutenberg, come il libro, pubblicato a Toronto, nel 1960, “Galassia Gutenberg: la nascita dell’uomo tipografico”, del sociologo Marchal McLuhan,  che non era molto indulgente verso i libri stampati e i loro lettori. Affermava, infatti, che, con l’invenzione gutenbergeriana della stampa, i libri si erano moltiplicati e i lettori pure, portando tutti a ragionare in modo libresco, cioè razionale, consequenziale. Un modo che è quello della parola scritta, quello che viene suggerito dalla stessa sintassi linguistica di latina memoria… e  che spesso si basa sul già detto, sul parere altrui già consolidato. Ed è pur vero. Per cui non risulta sballato chi decise allora di non leggere libri al di fuori di quelli necessari allo studio universitario. Era chi voleva affrontare la vita autonomamente, provarla, gustarla, senza essere condizionato dai pensieri altrui. Difendere, così, la propria personale libertà, il proprio pensiero.
Ma poi le cose e le situazioni cambiano. Ora non ce ne sono più molti di lettori che si mettono là tranquilli, con il libro davanti, a leggerlo, pesarne le parole, pensarlo, assorbirlo: riflettere. Ora il libro è stato generalmente sostituito dal cinema, dalla televisione, dal computer e dal cellulare: le notizie volano, si sopraffanno, la realtà cambia velocemente e noi stiamo là, davanti a uno schermo e, anche quando cambiamo canale,  con un atteggiamento passivo. Al posto della razionalità, e forse anche al posto dei pensieri stessi, c’è un linguaggio rapido abruptus, a volte criptico negli acronimi.
E i poveri ragazzini non hanno più la guida di quella ragione che era nel linguaggio stesso delle frasi scritte nei libri letti fin da bambini. Altro che “uomo tipografico”!   Ci sarà sempre più l’”uomo computerizzato” o meglio “informatizzato”, che non ha tempo di riflettere, che incamera informazioni senza capire e che si comporta secondo i comandi altrui, che provengono dalle opinioni che il pover’uomo considera proprie ma non lo sono: gli vengono inculcate dai mass media. Va peggio per i giovanissimi, che sono portati da questi  stessi mezzi tecnologici a non riflettere e a usare un linguaggio tipo questo che ho ricopiato da qualche scritto pubblicitario: promo, push, creami, extra, wow. Certo il concept è OK e mette KO.
Oggi, diversamente dagli anni Sessanta del sociologo canadese, è molto necessario promuovere la lettura. Soprattutto presso i giovanissimi. E’ un modo per indurli a riflettere.
Così è benemerita questa iniziativa di Un’altra Galassia. La sede, il Museo Archeologico, è prestigiosa. E il direttore Giulierini lavora da tempo a cercare di liberarlo dall’aura di quella severità che deriva dalla cultura. “E’ naturale per il MANN – ha dichiarato Giulierini- dimora di papiri egizi, di epigrafi greche e romane, e dell’unica biblioteca dell’antichità classica, quella della ercolanese Villa dei Papiri, confrontarsi con scrittori attuali.” Ma, dati i tempi su descritti, si è opportunamente usata la fantasia per attrarre il pubblico con qualche evento spettacolare.
Così, venerdì 4 maggio, alle ore 20, sullo scalone monumentale del Museo, venti scrittori si alterneranno nella lettura di brani di Grande Via, un racconto di Anna Maria Ortese, celebrata, così, a vent’anni dalla sua morte. Poi, alle 21 e 30, nel Giardino delle Camelie, vi sarà un’indianata. Cioè, come facevano gli indiani, che si passavano l’un l’altro il Kalumet, ecco che tra un bicchiere di vino e l’altro, delle Cantine Solopaca, Marco Rossari leggerà un nuovissimo libro dell’Einaudi: Nel cuore della notte. Per finire la serata, alle 22, 30, vi sarà una seduta spiritica per evocare lo spirito di Virginia Woolf.
Sabato, 5 maggio, nel Salone della Meridiana, alle ore 20, ci sarà un evento sponsorizzato dal Goethe Institut di Napoli: Mann al MANN. Paolo Di Paolo ricorderà l’opera e la figura del grande scrittore tedesco. Poi, alle 21, Massimo Manfredi dialogherà con il direttore Giulierini nella Sala del Plastico di Pompei. La serata si concluderà con un’altra seduta spiritica: nella Sala della villa dei papiri, Stefano Bartezzaghi evocherà lo spirito di David Foster Wallace. Così si concluderà la manifestazione. In giallo.
In foto, danzatrici della villa dei papiri del Mann

 
MANN@HERO, LA MOSTRA
Dal 4 maggio al 31 luglio
 l’Archeologico  di Napoli ospiterà la mostra ‘MANN@HERO – Gli eroi del mito dall’antichità a Star Wars’, che sarà anche l’occasione per esporre più di 60 opere – tra statue e rilevi in marmo, bronzi, terrecotte, ma soprattutto affreschi -tirate fuori dai depositi del museo diretto da Paolo Giulierini. Aspettando il film diretto da Ron Howard, Solo: a Star wars story, in anteprima mondiale al Festival di Cannes e al cinema dal 23 maggio.
L’esposizione sarà un viaggio nel tempo sul tema degli eroi, e anche una sezione Exibit con gadget e pezzi provenienti da collezioni private e di gruppi di costuming ufficiale Star Wars. Il Mann lancerà anche una Card-abbonamento al costo di 25 euro e 13 euro per under 25 che da giugno consentirà per un anno ingresso libero al museo, agevolazioni, eventi esclusivi e sconti
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Per saperne di più
https://www.museoarcheologiconapoli.it/it/

 

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