Scrittura visuale/parola totale . Progetto XXI per le arti contemporanee.
Idea e organizzazione del Madre, Museo d’arte contemporanea Fondazione Donnaregina con la Fondazione Morra/Museo Nitsch che prevede un ampio programma di mostre e incontri fino al 15 gennaio 2015. L’iniziativa di Giuseppe Morra e Andrea Viliani indaga sulla storia della poesia visuale, apparsa gi come arte dal’63, tra Napoli, Genova, Firenze, Roma, Milano. Una sezione riguarda gli artisti emergenti “Pre Post Alphabet” a cura di Eva Fabbris, organizzatrice di eventi culturali a Milano, e Gigliotto Del Vecchio.
La serata inaugurale ha avuto, al centro dell’attenzione del folto pubblico ospite al Museo Nitsch , la presentazione del libro monografico “Arrigo Lora Totino” a cura di Renato Barilli e Pasquale Fameli. Totino, artista e poeta nato nel 1928, presente alla serata, ha iniziato nel’60 a creare la poesia virtuale riprendendo la tesi di Marinetti del linguaggio in continua evoluzione come l’arte, il pensiero filosofico, la tecnologia, il modo di agire. L’era industriale, l’auto, i primi tentativi di volare, non potevano conservare lo stesso stile di far poesia in Italia, patria di poeti. La parola diventa immagine. Non si ferma sulla carta ma vola e la radio, per Marinetti “radia”, è il suo mezzo ideale. In un prossimo futuro prevedeva una scrittura con il gas ed elettroliti, il neon, uno scrivere più veloce e sintetico, gli odierni Sms il voto alle donne, il divorzio, l’aborto legalizzato.
Il merito di Totino è di aver, con tenacia contro corrente rispetto ad altri uomini di cultura, portato alla ribalta il Futurismo. Marinetti è stato messo in soffitta tra tutto ciò che deve essere dimenticato dalla Sinistra per aver indossato la camicia nera. Gli storici della Destra non l’hanno proprio capito. L’abito non fa il monaco. La camicia nera non rende l’uomo di cultura fascista. Con lui c’erano Persico e Pagano direttori di Domus e Casabella, riviste di architetture italiane e straniere innovative, Michelucci, nel 1933 con la stazione di Firenze, Terragni con la Casa del Fascio a Bergamo, Baldessari con il padiglione della Stampa alla V triennale di Milano, Figini e Pollini con gli uffici dello stabilimento De Angeli- Frua a Milano, l’edificio delle comunit artigiane fasciste a Torino di Sartoris, la Mostra d’Oltremare di Cocchia a Napoli, edifici razionali voluti da Marinetti e dai due direttori.
Nella letteratura, Giolli, prima con Ricci nella sua rivista “Rassegna d’arte” e poi in “La nostra casa”, nata per sostenere le correnti moderne di pensiero e la cultura artistica fuori dagli schemi imposti, con Palazzeschi, Venturi, Nicodemi, Longhi, Comisso, De Chirico, scrive «L’unica possibilit che resta al critico è quella di controllare l’odierna produzione secondo una norma di buon gusto. Un obiettivo minimo ma pur sempre positivo». Nel ’44, fu arrestato dalla Legione Muti, torturato e deportato, mor nel gennaio del’45 a Mauthausen come antifascista. Ogni sabato, però, aveva indossato la camicia nera.
Al Nitsch sono in mostra il manoscritto ” L’Alphabet di Henri Chopin, pregevoli audiovisivi e scrittura visuale di Alain Arias-Misson, Julien Blaine, Jean Francois Bory, Carlo Belloli, Jiri Kol r, Jackson Mac Low, Franz Mon, Anna e Martino Oberto, Adriano Spatola, John Cage, Paul De Vree, Heinz Gappmayr, Bernard Heidsieck, Gerhard Ruhm, Luca Maria Patella e, inoltre, la retrospettiva di Totino.
Ci sar una selezione di film a cura di Mario Franco il 13 e 14 novembre e l’8, 9, 13, 14 gennaio. Il gemellaggio tra Madre e Museo Nitsch premia l’impegno sociale e culturale di Peppe Morra, dal 1973. Il Museo ha biblioteca mediateca, archivio d’arte, design, letteratura, artigianato, opere di Accademie di Belle Arti. Il suo sito, in vico Lungo Pontecorvo n.9, forniva energia dal 1929 al teatro Bellini, ora offre impulsi vitali agli artisti.
Orari luned-venerd 10 -19, sabato 10-14. Domenica chiuso.
Ingresso libero.
Per saperne di più 081.564.16.55 mail progettoxxi@museonitsch.org