Helmut Newton al Pan, Palazzo delle Arti di Napoli di via dei Mille n.60, fino al 18 giugno. In mostra fotografie: White Women / Sleepless Nights / Big Nudes.
Nato a Berlino il 31.10. 1920 dalla ricca famiglia ebrea Neustädter, a 8 anni col fratello più grande conosce Red Erna, famosa stella con stivali al ginocchio e frusta di un quartiere a luci rosse. A 12 anni compra con i suoi soldi la prima macchina fotografica.
Fuggito al nazismo in Cina, sposa, da cittadino australiano, nel ’48 l’attrice June Brunnell, fotografa col nome Alice Springs.
Noto fotografo internazionale di moda con Chanel, Gianni Versace, Yves Saint Laurent, Dolce e Gabbana, il napoletano Mario Valentino, ha fotografato anche Catherine Denevue, Romy Schneider, Sigourney Weaver, Margaret Thatcher, Helmut Kohl, Jean Marie Le Pen.
Grande provocatore culturale, famoso in particolare per i suoi originali nudi femminili. Sono corpi di mannequin nudi o seminudi in atteggiamenti sensuali, in attesa in strada, sole, in compagnia con uomini o donne vestiti.
Sono ritratti, reportage di moda o di false scene di crimini che parlano di altro e mai di quello che appare nelle immagini. Provocano indignazioni contro i falsi tabù, la violenza subita dalle donne anche quella di essere considerate solo oggetti sessuali paragonabili alle bambole di plastica gonfiabili.
“Self-portrait with wife and models” : i nudi sono simili a statue di Prassitele, Scopa, Canova, a dipinti di Botticelli, alla “Tempesta” di Giorgione o di Tiziano, alle Madonne di Caravaggio, i ritratti di Modigliani.
Per Newton la donna non è proprio la Laura di Petrarca, la Beatrice di Dante che la ritiene guida verso la Redenzione, ma è, forse, la Maria d’Aquino, la Fiammetta che ispirò le novelle, specchio della realtà, di Boccaccio.
Sono scatti che rendono la donna libera di parlare delle sue emozioni e del suo mondo che è più vivace, fantasioso, poetico. Ha voglia di sesso (“Dummy and human III”). La donna esprime la sua sensualità anche vestita “Sie kommen”. Completamente vestita appare nuda.
La donna si mostra perché sa di piacere molto. In arte, in politica, sul lavoro, si mostra geniale, efficiente, volitiva, intuitiva, fantasiosa. Del mondo femminile appare la bellezza, la vitalità, la gioia di essere donna.
In ogni scatto si evidenzia fortemente la personalità nel mostrare la propria sensualità in modo raffinato, la capacità di sedurre mai in atteggiamenti volgari. La mostra, ideata nel 2011 dalla moglie June Newton presidente della H. Newton Foundation, raccoglie le immagini dei primi tre libri di Newton pubblicati tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta.
Articolata in tre sezioni la mostra segue i tre libri e presenta per la prima volta a Napoli oltre 200 immagini di Newton.
Le tre sezioni: White Women – del 1976 è il primo libro monografico che riceve subito il prestigioso Kodak Photo Book Award. 84 immagini a colori e in bianco e nero in cui per la prima volta il nudo e l’erotismo entrano nel mondo della moda.
Sleepless Nights – del 1978 anche questo libro ruota attorno alle donne, ai loro corpi agli abiti, ma trasforma le immagini da foto di moda a ritratti, e da ritratti a reportage di scena del crimine con soggetti che sono modelle seminude.
Big Nudes – del 1981 consacra Newton a protagonista della fotografia del secondo Novecento, con come fonte di ispirazione dei nudi a figura intera ed in bianco e nero ripresi in studio con la macchina fotografica di medio formato.
Mostra da non perdere. “Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l’arte della fotografia”. Parola di Newton.
Orari: Tutti i giorni, escluso il martedì, 9,30 -19,30. La biglietteria chiude 18,30 biglietto: Intero € 11,00 (con audioguida), € 10,00 gruppi di almeno 12 e/o cral, € 5,00 scuolegiovani fino a 26 anni.
Gratuito per minori di 6 anni www.mostranewton.it 199151121 dall’estero: 0289096942