Emergenza artistica al Palazzo delle arti di Napoli, urgenza di comunicare e discutere intorno ai fatti, nell’immediato. Dopo New York, Parigi, Atene e Toronto, Thierry Geoffroy, artista franco-danese, porta anche a Napoli “Emergency Room”, un format ispirato al costante stato di emergenza in cui si trova l’individuo contemporaneo.
I titoli dei quotidiani, gli allarmi dei telegiornali, il tam tam del web generano l’allerta continua, il panico si insinua nella vita di ciascuno. Il progetto, curato da Laura Barreca e Julia Draganovic, si inaugura questa sera alle 19.00 ma è gi partito ieri con la “critical run”, la corsa critica collettiva nella Villa Comunale, per allenare quelli che Geoffroy definisce i “muscoli della consapevolezza”.
Fino al 20 aprile lo scenario della Emergency Room, cambier quotidianamente alle 12.00 arrivano gli artisti, alle 12.30 allestiscono le proprie opere, rigorosamente ispirate alle emergenze del giorno, alle 12.40 si discute ed è proprio questa la novit l’artista esposto alla pubblica critica, racconta egli stesso la sua opera e si offre al dibattito.
La puntualit è un aspetto fondamentale della performance in quanto segno della reale urgenza di creare e comunicare e della concezione democratica del museo che immediatamente offre i suoi spazi all’artista. Le opere del giorno precedente sono trasferite nella “Delay room”, la stanza del ritardo “sono opere ancora pertinenti ma meno fresche, come un croissant del giorno prima spiega Geoffroy nei musei ordinari l’arte contemporanea risale a due, tre anni prima, qui risale al giorno prima. Come nella Emergency Room si studia l’estetica dell’emergenza, qui si studia l’estetica del ritardo”.
Arte quotidiana dunque, qualche esempio? Il napoletano Corrado Folinea ragiona sul nuovo intervento del governo in tema di edilizia che consentirebbe di ampliare la cubatura della propria casa del 20% senza bisogno di licenza edilizia l’artista espone la copertina de “Il ballo del mattone” ingrandita del 20%. E ancora sulla pagina di un quotidiano di oggi si discute di disturbi alimentari, Peter Ravn dipinge sulla stessa pagina una figura androgina.
Interessante è anche la riflessione di Roxy in the box “the more they are mentioned, the more their powers multiply” (più se ne parla, più diventano potenti). Creativi in dialogo con l’attualit . E la mostra si fa performance che coinvolge il pubblico e lo stimola a discutere, a esercitare la propria capacit critica.
Nella foto in alto, lavoro di Peter Ravn; in basso, opera di Corrado Folinea
Emergency Room Napoli
Dal 13 marzo al 20 aprile
Palazzo delle arti di Napoli, Via dei Mille 60
Info www.emergencyrooms.org; www.palazzoartinapoli.net
VASSALLO MOSTRA SAPERE AV(v)ENIRE
Nuovo appuntamento al Pan, luned alle 11. Conoscere, far conoscere, significare, sapersi destinare, trasmettersi Sapere A(v)venire, mostra per l’orientamento universitario promossa dall’Universit Suor Orsola Benincasa di Napoli in collaborazione con il Palazzo arti Napoli – Centro di Documentazione e rivolta agli alunni delle scuole medie superiori, agli studenti dei corsi di laurea di base, ai docenti, ai responsabili della funzione di orientamento e a tutti gli operatori del settore.
Intervengono all’inaugurazione Francesco De Sanctis, rettore del Suor Orsola Benincasa; Nicola Oddati assessore alla cultura del Comune di Napoli; Ornella De Sanctis, responsabile del coordinamento per le attivit di orientamento del Suor Orsola Benincasa; Marina Vergiani dirigente del centro di documentazione del Pan e iGianluca Vassallo. autore delle opere.
L’iniziativa ben rappresenta l’idea del Suor Orsola di costruire una struttura che promuova un orientamento formativo, anche attraverso la sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi e l’incursione nel mondo delle arti.
Le opere realizzate da Gianluca Vassallo hanno preso spunto dai corsi di laurea che compongono l’offerta didattica dell’ateneo.
Fino al 30 marzo (ore 10-16, da luned a domenica ; chiusa il marted)