Storia di un usuraio, Gigino, soprannominato ‘o Malefico. Di nome e di fatto. Ha un unico Dio, il denaro. Per procurarselo ha fatto suo il principio machiavellico il fine giustifica i mezzi. E cos irretisce giovani spose, insinuandosi nella piccola e media borghesia che insegue il mito delle apparenze e, pur di farsi notare organizzando un matrimonio sfarzoso, si accolla una montagna si debiti. Gigino è il protagonista del bel romanzo di Pasquale Ferro, “Mercanti di anime e di usura” pubblicato con la sigla L’Ancora del Mediterraneo. E tiene in scacco anche prostitute e travestiti, prede facili, con un unico desiderio spendere un po’ di soldi per i loro protettori, legandoli con il lusso di una Mercedes o di un viaggio esotico.
L’autore lo riporta in scena al teatro Nuovo di Napoli (zona Quartieri spagnoli-Montecalvario), venerd 24 febbraio alle 21. Per raccogliere fondi destinati a curare un caro amico.
Scenografia dello spettacolo, l’interno di una chiesa con un inginocchiatoio. In scena, Pasquale Ferro, accompagnato dalla giovane attrice Valeria Ariota ( che d vita alla figlia del Malefico). Sullo sfondo, uno schermo con proiezioni di video e foto. Accompagnano la recitazione la danza di due ballerini (per la coreografia di Sergio Ariota) e brani musicali firmati da Miryam Lattanzio.
Il biglietto costa 10 euro.
In foto, particolare della locandina