Saranno la sociologa Saskia Sassen e l’architetto Hans Kohlloff, protagonisti della cultura internazionale, a inaugurare con le loro lectio’ la sesta edizione del Master Neapolis promosso dalla facolt di architettura e dalla rivista Domus. Citt storica, Universit e Architettura sono il tema della ricerca progettuale che gli allievi del Master, in continuit con le precedenti edizioni, svilupperanno mettendo in opera strategie ed interventi capaci di rigenerare il Centro Antico e caratterizzarlo come Cittadella degli studi e della cultura.Apertura gioved 25 febbraio, alle 15.30, nell’Aula Magna Storica dell’Universit Federico II, in corso Umberto I, 40. Introducono il rettore Gaetano Manfredi e del direttore del dipartimento di Architettura-DIARC Mario Losasso.
Sassen, con la lectio "Espulsi" proporr una riflessione sui processi di gentrificazione e sul tema dell’espulsione nei centri storici delle citt europee, proponendo nuove forme di politiche dell’accoglienza e l’individuazione all’interno di questi contesti di nuovi spazi e servizi per gli espulsi.
La lectio “Ricordare l’architettura” di Hans Kohlloff, architetto di fama internazionale e professore emerito all’ETH di Zurigo,tratter del carattere tettonico dell’architettura, rileggendo i famosi schizzi di Le Corbusier dell’Acropoli e ricordando quanto l’architettura sia vincolata alla terra e radicata alla topografia del paesaggio e della citt .
E ancora Ferruccio Izzo, coordinatore del Master, illustrer i temi della sesta edizione e Nicola Di Battista, direttore della rivista Domus, parler dell’ormai storica collaborazione tra la rivista e l’ateneo federiciano ed anticiper i contenuti del numero 1000 della rivista e le iniziative programmate per festeggiare questo importante traguardo editoriale.Il master è realizzato in collaborazione con l’Unione Industriali di Napoli, l’Associazione Costruttori Edili Napoli, l’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e Provincia, l’Ordine degli Ingeneri di Napoli e STRESS Scarl – Distretto ad Alta
Nelle foto, Sassen e Kohlloff