Alter Ego Edizioni/ Cara Nora, ti scrivo. Firmato: James Joyce. Uno scambio epistolare a forti tinte erotiche

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La relazione tra James Joyce e Nora Barnacle iniziò il 16 giugno del 1904, giorno del loro primo appuntamento: una data che oggi coincide con il “Bloomsday”, la festività istituita in onore dell’autore irlandese. L’appassionato legame con Nora, destinata a diventare amante, musa e moglie, fu fonte di ispirazione per innumerevoli dettagli descritti nelle opere dello scrittore dublinese. Da qui l’idea di Andrea Carloni di realizzare un’opera che contenesse la fitta corrispondenza epistolare tra James Joyce e Nora Barnacle, Le lettere a Nora.
Il testo a cura di Andrea Carloni fin dalle prime pagine esprime la sua efficacia: attraverso uno scambio epistolare fitto e frequente, permette al lettore la creazione precisa di un identikit perfetto.
Per quanto di Nora Barnacle si sappia poco, attraverso le lettere riportate nel testo di Carloni, è ben facile, ricostruire la personalità di una giovane donna controversa. Nora è innamorata, ribelle, emancipata, ignorante, ingenua, ma al tempo stesso anche sensuale, moderna, spinta, brillante. Benché essa si consideri e venga vista dai più come “ignorante e sempliciotta”, Nora, appare ai lettori come una figura contemporanea ed interessante.
Attraverso le parole di Joyce, infatti, la donna assume le sembianze di un angelo, ma che al momento opportuno è capace di farsi spuntare corna e forcone. Una miscellanea di elementi che ben si sposa con un rapporto diretto, a tratti quasi osceno tra i due. Pur non essendo sposati, i due giovani, infatti, intrattengono rapporti considerati dalle masse osceni e infruttuosi,
Il Joyce raccontato da Carloni è “un animale selvatico”, attraverso intenti e desideri che ben sposano la carnalità contemporanea cui siamo abituati. È un linguaggio diretto, quello usato dall’autore. L’amore presentato da Joyce è folle, carnale, possessivo.
È un sentimento viscerale che ben si racconta nel passaggio: Ti vedo in pose grottesche, virginali, languide, concediti a me”. Tra i due sembra in qualche maniera stabilirsi quello che noi chiamiamo in tempi contemporanei “sexting”. Il loro scambio epistolare è a forti tinte erotiche, tuttavia, non vengono tralasciati altri tipi di argomenti come l’amore, la malattia, le delusioni, i debiti e i viaggi.
Questi ultimi sono una forte componente del lavoro a cura di Andrea Carloni. Joyce e Nora, infatti sono spesso protagonisti di viaggi in giro per il mondo: Londra, Dublino, Trieste, Roma. Ognuna di esse, viene raccontata con dovizia del caso, secondo un linguaggio semplice e fluente, capace di aprire le porte del mondo al lettore più affamato.
Un libro pubblicato da  Alter Ego Edizioni , carico di dettagli e curiosità. Un mondo, quello di Joyce, tutto da scoprire, e che nel testo di Andrea Carloni trova il suo spazio fisico, schiudendone una serie di prodezze. (Miriana Kuntz)
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