stata strappata via la parola «Camorra» dalla maxi foto di Porta Capuana. La grande installazione dell’artista Rosaria Iazzetta, inaugurata lo scorso 17 settembre, è durata solo tre giorni. L’opera, che inneggiava alla verit contro il silenzio e l’omert , non deve essere piaciuta a chi l’ha vandalizzata.
Nel corso della notte dalla scritta «Con la crisi, la camorra cresce e la speranza muore» è stata asportata la parola camorra. «Quella scritta c’è, esiste e la gente la conosce bene e l’ha vista a caratteri cubitali – racconta la stessa Iazzetta – Il fatto che non si legga più non significa che essa non esista, anzi cancellandola l’hanno caricata di nuova forza». «Durante l’inaugurazione c’era molta solidariet senza alcuna tensione – racconta l’artista – il varo dell’immagine era piaciuta a tutti gli spettatori.
«Rimane il dispiacere per lo sfregio – conclude la Iazzetta – ma reputo che la cosa più amara sia stato quando stamattina ho saputo che il presidente della IV Municipalit , David Lebro, era irritato e offeso per i criteri di montaggio del banner, in verit abbiamo rispettato tutte le indicazioni. Non riesco a capire come un presidente, invece di preoccuparsi di come Porta Capuana stia diventando un orinatoio collettivo, contenitore di rifiuti, possa puntare il dito sui i criteri di installazione invece di compiacersi di un evento che ha interessato e incuriosito i cittadini».
«Quello che è accaduto al poster è gravissimo. commenta il presidente della IV Municipalit di Napoli la lotta alla camorra per noi amministratori è la priorit », ma poi aggiunge: «Questo non toglie il fatto che l’opera della Iazzetta abbia danneggiato il portale. Il grosso banner è stato fissato con dei grossi chiodi fissati direttamente sulla muratura dell’architrave». «Sorprende che iniziative del genere, – conclude Lebro – che rischiano seriamente di danneggiare uno dei monumenti simbolo della nostra citt , vengano eseguite senza alcun criterio tecnico di salvaguardia e soprattutto con il sostegno e il patrocinio di un assessorato del Comune di Napoli che dovrebbe operare nel pieno rispetto delle regole e della legalit . Non è chiaro con quali autorizzazioni sia stato possibile consentire tale danneggiamento».
In alto, la parola "Camorra" tagliata via. In basso, l’installazione integra