Una storia secolare in un libro. Ecco Il Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco a Napoli,un itinerario fotografico di Luigi Spina attraverso i luoghi e le opere d’arte inestimabili del Complesso Museale. Il volume, curato da Francesca Amirante e pubblicato da 5 Continents Editions di Milano, è stato realizzato anche grazie al contributo concesso dalla direzione generale educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura.
La pubblicazione sarà presentata mercoledì 6 marzo alle 18 nella chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, in Via dei Tribunali 39. Sarà presente il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Interverranno il Paologiovanni Maione, Andrea Mazzucchi e Davide Vargas.
Il lavoro di Spina è un racconto per immagini che entra con discrezione e delicatezza in uno dei luoghi più affascinanti di Napoli: la chiesa superiore di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco – con la magnificenza dei dipinti, dei marmi, degli argenti e dei paramenti sacri – e la chiesa inferiore, con l’Ipogeo e la Terrasanta, che accoglie nel suo muto raccoglimento il culto antico e ancora vibrante delle Anime pezzentelle.
Ad arricchire il volume, che si apre con una prefazione del sindaco Manfredi, i contributi di studiosi e di specialisti del Purgatorio ad Arco con l’obiettivo di rappresentare le diverse anime di un luogo unico che appartiene non solo all’Opera Pia Purgatorio ad Arco, ma all’intera città di Napoli.
Il Complesso resterà aperto fino alle ore 21.Al termine della presentazione, infatti, le pagine del libro prenderanno vita attraverso le voci degli esperti, che illustreranno alcune sezioni del volume.
Intervento musicale a cura della Fondazione Pietà de’ Turchini: il Coro Exultate, diretto da Davide Troìa, eseguirà alcune sequenze della Missa di Requiem di Domenico Sarro, di recente riportata alla luce dalla Pietà de’ Turchini, grazie a ricerche condotte da Paologiovanni Maione.
Spiega Spina che racconta attraverso i suoi scattiquesta preziosa realtà napoletana : «Ogni volta che mi incammino verso il Decumano maggiore nella densità della folla rumorosa che scorre ai miei fianchi, nei freddi colori del primo mattino Santa Maria del Purgatorio ad Arco si erge come una necessaria icona del paesaggio urbano. Una presenza secolare, necessaria, che tocca ogni esistenza. Avverti la gravità della sua storia dove la fede interseca la pietà umana. Varcata la soglia si intuisce il senso della vita e della morte. Un passaggio verso altri tempi dell’essere».

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