Istituire un fondo destinato alle persone non autosufficienti, per garantire loro una vita dignitosa e aiutare i familiari nell’organizzazione del quotidiano. E’ lo scopo dell’iniziativa di ANTeaS Campania (associazione nazionale terza et attiva e solidale) che ha lanciato una petizione per portare la proposta all’attenzione dell’assessorato regionale ai servizi sociali.
La sezione campana dell’associazione nasceva nel 1998 da un’iniziativa della federazione nazionale pensionati Cisl Campania con l’obiettivo di rimettere in circolo energie e competenze del “grande patrimonio umano e professionale rappresentato da uomini e donne che hanno lasciato il lavoro per il pensionamento, ma essendo ancora attivi e vitali possono rappresentare per la regione una grande risorsa”, spiega il presidente Antonio Savarese.
E cos si crea una forza volontaria a sostegno delle fasce disagiate della popolazione: emarginati, immigrati e nomadi, anziani, inabili, infanzia. Si promuove la coesione sociale e la cittadinanza attiva, si fa squadra per inserirsi nel vuoto lasciato dalle istituzioni che spesso ignorano una grande fetta di persone.
Gli strumenti sono diversi: ora c’è il semplice ascolto dell’altro, ora c’è la creazione di strutture concrete, come gli asili nido. “Anteas Campania ha organizzata un struttura associativa agile e snella che opera con volontari altamente qualificati nella relazione di aiuto e nella ideazione, stesura e realizzazione di progetti che rispondono al meglio ai bisogni degli ultimi e capaci di alleviare il disagio”, prosegue Savarese.
Non solo sostegno sociale ma anche divulgazione della cultura, proprio in quegli ambienti generalmente non coinvolti nelle iniziative regionali, e cos si creano occasioni ad hoc come “Generazioni a confronto nel cinema e nel teatro”, “Musica Amici”, “Conoscere la propria citt ” ma anche “Educazione multimediale”, “Comunicare col computer”.
La sensibilit verso il tema delle nuove tecnologie è dunque forte, “Ultimo nato è il portale www.anteascampania.org – spiega Savarese – che è di fatto una rete, una ragnatela tra le Anteas, ma capace anche di collegarsi ad altri link di interesse sociale come piani di zona, siti regionali, dell’Inps del Parlamento, delle Asl , degli ospedali, delle farmacie, dei comuni, delle province, delle strutture di aiuto e di soccorso esistenti sul territorio. Il portale ha permesso di organizzare in molte anteas provinciali e di ambito un servizio di segretariato sociale capace di dare informazioni complete ed esaustive su tutto il mondo dei servizi sociali e in un sol luogo fisico e in tempo reale ai cittadini tutti ma soprattutto a chi si trova in difficolt “. Interessante è anche l’iniziativa “Nonni civici” che prevede l’impiego dei nonni in attivit di volontariato.
E se tra i soggetti più deboli della societ ci sono i non autosufficienti, Anteas con la petizione per la non autosufficienza intende intervenire in favore delle famiglie chiedendo una legge che istituisca un fondo a loro destinato: “hanno necessit di una persona che accudisca ininterrottamente il loro caro. La necessit quindi di avvalersi di badanti, infermieri, e altri ausili il cui costo grava su contesti gi ai limiti della povert . La regione Campania allora non può esimersi dall’approvare una legge per la istituzione di un fondo per la non autosufficienza”. Si può firmare la petizione in una sede Cisl nelle sedi della Fnp-Cisl nelle sedi ANTEAS della Campania oppure scaricando la scheda per le firme dal portale:
www.anteascampania.org