Aspettando l’edizione 2010 (dal 4 al 27 giugno), il Teatro festival Italia si presenta al pubblico con una piccola anteprima autunnale: quattro incontri-dibattito con alcuni dei protagonisti, per coinvolgere il pubblico e avvicinarlo alla gigantesca struttura dell’evento.
Dopo l’appuntamento di questo pomeriggio, alla Feltrinelli con il regista Peter Stein, le prossime date saranno: il 27 novembre ore 17.30 all’Istituto francese Grenoble “Anche i vinti hanno fatto la storia. Oggi chi sono i vinti?” con il regista Michel Didyn, l’attore Tchky Karyo, Paolo Macry (docente di storia contemporanea) e Generoso Picone (giornalista); il 1 dicembre ore 17.30 al Teatro Diana “Tangomania” con il regista Giancarlo Sepe, il tanghero Mauro Alexis Holzmann e Stefano De Stefano (critico teatrale) e il 3 dicembre ore 17.30 nella saletta rossa di Guida a Port’Alba “Devo partire. Domani” con l’artista Ming Wung, la gallerista Laura Trisorio e il critico d’arte Mario Franco.
Resta dunque a Napoli il festival, inizialmente pensato per essere itinerante, e si evolve verso una più ramificata struttura che operi non solo con l’evento in s ma a tutto tondo per trasformare la citt in capitale internazionale del teatro e rilanciarla in questo modo nel mondo. “Ieri abbiamo incontrato un gruppo di operatori turistici dell’incoming – racconta il direttore artistico Renato Quaglia – perch il festival possa incidere sul riposizionamento di Napoli e la Campania all’interno del mercato turistico. Possiamo fare ciò perch a sette mesi di distanza dall’inizio dell’evento, abbiamo gi un programma completo, e stiamo lavorando al 2011. Oggi siamo in grado di mantenere ritmi europei”.
Il bilancio della scorsa edizione segnala il 15% di spettatori stranieri ma l’incontro tra la citt e il resto del mondo avviene anche attraverso la produzione di alcuni spettacoli che dopo il teatro festival partono per i teatri europei.
“Il festival come istituzione culturale stabile e permanente che dialoghi con l’Europa e sia in grado di creare opportunit professionali per i giovani, come sistema di eccellenze” è l’idea del presidente della regione Campania Antonio Bassolino, a cui il regista Peter Stein fa notare che “essere un’istituzione forte è però sempre un rischio perch occorre monitorare sempre la qualit del lavoro artistico”. E proprio Stein sar protagonista della prossima edizione con l’adattamento de I Demoni di Dostoevskij: una rappresentazione teatrale lunga dodici ore con una pausa per il pranzo e piccoli break nel corso della messa in scena “un’esperienza collettiva per creare una comunit che alla fine applauda se stessa”.
Prosegue anche il Fringe Festival, il festival “off” i cui spettacoli saranno selezionati entro febbraio 2010.
Un concorso sponsorizzato da Vodafone premier con un pc la migliore proposta per rendere più ecosostenibile l’evento, tra tutte quelle che arriveranno via sms al numero 3404399020 entro il 28 febbraio 2010. Non è invece stato ancora completato l’impianto fotovoltaico per la produzione dell’energia elettrica consumata per il festival, annunciato nel 2008.
Info su www.napoliteatrofestival.it
In alto un’immagine da l’Europenne, spettacolo in scena nell’edizione 2009