La memoria ritrovata. Con l’archivio narrato. L’ultimo weekend di novembre porta la nuova edizione della rassegna ideata dal laboratorio ideato da Antonella Cilento Lalineascritta in collaborazione con la Fondazione Banco Napoli nelle sale dell’archivio di via dei Tribunali 239. Si parte oggi venerdì 25 novembre, alle 18, con la lezione magistrale di Melania G. Mazzucco (in videoconferenza live) e Antonella Cilento dal titolo “Dipingere le storie: pittori e documenti”, la nuova edizione de “L’archivio narrato, ovvero il tempo grande scultore”.
Nelle due giornate successive (sabato 26 e domenica 27) si terrà il primo stage condotto della Cilento, dal titolo “Speziali, medici e sapienti, ovvero la gloriosa storia dell’Ospedale e della Farmacia degli Incurabili”.
La lezione s’incentrerà dunque sul tema del dipingere le storie ovvero scovarle dentro i quadri? In un mondo schiacciato e intorbidito dalle immagini in movimento, i quadri conservano, come i libri, il mistero della visione. Da sempre il romanzo storico poggia sulle fonti visive, indaga le vite dei pittori, interroga il tempo attraverso le tele. Spunta cpsì anche Tintoretto.
Lo stage, invece, ci conduce nella gloriosa storia dell’Ospedale e della Farmacia degli Incurabili , un’eccellenza nella storia europea: grandi figure di chirurghi e studiosi, da Domenico Cirillo, medico e rivoluzionario, a Domenico Cotugno, illustrano una storia scientifica della città ai più ignota e spesso sottovalutata.
Al centro, dunque, l’antico complesso fondato nel Cinquecento e la Farmacia massonica, suore, benefattrici, infermieri, scopritori denigrati, inventori dell’anestesia, la Teriaca, antico farmaco egiziano prodotto ancora ai tempi dei Borbone, le ordinarie vicende degli ammalati sono al centro di questo stage.
Grazie ai documenti dell’archivio del Banco e a quelli conservati nel Museo Sanitario degli Incurabili, cui si farà visita, si proverà a ricostruire un mondo stratificato e apparentemente caotico, un microcosmo umano composto di oggetti, luoghi, profumi e tanfo, cibi e voci. Da modello saranno alcuni grandi narratori che hanno scritto storie d’ospedale: Cechov, Bulgakov, Cronin, McEwan e tanti altri. Immergendosi nei secoli.
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