>b>Ultimi giorni per visitare la mostra di Antonio Giannino a Castel dell’Ovo.L’autore espone sculture, pitture disegni, opere realizzate in cinquant’anni di attivit , in un evento ideato da Antonio Filippetti, direttore dell’Istituto culturale del Mezzogiorno che definisce Giannino un artista “circolare” in quanto il suo operare ruota in un’orbita complessa fatta di studi e di passione per la didattica.
“L’Artista ragiona intorno alle proprie esperienze, diventa per cos dire il primo critico di se stesso, intende capire il senso e la misura del proprio lavoro. Sin dall’inizio del proprio cammino artistico Giannino sembra fissare innanzi tutto a se stesso alcune regole basilari per affrontare la creazione dell’opera e renderla “comunicabile”, in un contesto quanto più vasto possibile ma anche portatore e testimone di un canone estetico di assoluto rigore”.
Lo stesso Giannino scrive “Le comunicazioni che apparentemente sembrano non esistere bisogna rilevarle, cercarle, ritrovarle giacch fanno parte dell’intimo di ciascuno ed ognuno potr cogliere in se stesso il significato”. Attraverso un ventaglio di esperienze assai vasto e una variet di stimoli e sensazioni, si propone interprete geniale con la pittura, scultura, grafica, mistico nell’arte sacra e vivacemente sensuale in quella profana, invitando tutti in un osservatorio ricco di fascino e di sorprese.
Raffaele Mormone si sofferma sulle emozioni che suscitano le sue opere “In una coscienza vivamente sensibile” e inoltre afferma che “l’opera attesta nella sua logica costruttiva una versatilit multilaterale che pur apparendo palese nella drammatica contrapposizione dei concetti, è portatrice di aspetti dichiaratamente formali, animati da uno slancio vigoroso di antitesi tra verticali e orizzontali, fra linearit e massivit , fra libera volumetria e stretta bidimensionalit “.
In “Viatores in itinere” (ed. Intra Moenia) in un viaggio in America nel 1895,annota nel suo taccuino diario schizzi vivaci architetture e ambienti.
Tra le tante opere esposte nelle quattro sale va menzionata “Visibile condizionamento” bronzo e plexiglass (cm.50x75x160). Nudo armonioso sensuale longilineo di giovane donna, volto delicato riflessivo e savio, prende parte all’azione di passare da una situazione ad un’altra e pare che dica con un tono di voce fievole “Io so di piacerti, so che mi farai felice, io vengo tra le tue braccia, attirami a te”. E’ una poesia d’amore.Nella stessa sala “Appiglio esistenziale” bronzo( cm.25x40x 160). Una donna priva di abiti ma immersa in un vortice di vita lacerante si fa aiutare in un abbraccio forte e protettivo da mani sconosciute giunte in suo soccorso per uscire dal labirinto o dalla voragine in cui è lentamente crollata spinta da delusioni e errori.
“Un gesto d’amore” bronzo (cm.50x35x80) è l’ode della passione carica di vigore dell’uomo per la sua donna. In mostra il bozzetto della scultura realizzata nell’istituto penale di Nisida(ferro cemento cm.300×150 x 350) “L’albero della vita” e il bozzetto del monumento ai Caduti a Sant’Arpino (CE) bronzo cm.150x150x200. Il suo impegno politico e sociale si evidenzia anche nell’ Omaggio a Gennaro Serra(bronzo dorato cm.27x15x10). Tra le pitture ad olio su tela “Impulso emotivo” cm.80×120, “Coinvolgimento oggi”, “Esasperazione”(cm. 60×80).
Sono presenti disegni e foto dell’Apoteosi di S. Giovanni Bosco (1993), della suggestiva Via Crucis, del pannello in bronzo della porta principale (2008) della parrocchia dei Sacri Cuori di Gesù e Maria in Portici. L’attivit creativa di Giannino è tutta tesa verso l’Amore, la Pace, la Libert , la Fede. Recuperando la memoria dell’Arte Rinascimentale e del Futurismo concretizza in strutture energetiche la dimensione del silenzio, la tentazione a contemplare, il mistero dell’inquietudine struggente della vita.
I suoi segni e le sue forme sono scogli su cui si infrangono le tempeste mentali riflesse nell’inconscio, nella gelosia, nel comportamento dettato da Psyche e da Lesbo. Nel suo immaginario si percepisce l’eco della cultura. I corpi nella loro nudit modellati dipinti o disegnati a china emergono dall’ombra dell’esistenza con i loro istinti vitali vibranti navigano in un flusso di associazioni psicologiche e di monologhi interiori. Nel suo fare arte appare l’invito a saper guardare oltre con quella curiosit che ognuno di noi ha, anche se a volte sembra un po’ assopita e stimola a salire un gradino dopo l’altro quella scala senza fine che porta alla creativit unica gomma fatta di sorrisi e di sogni idonea a cancellare problemi, delusioni, tristezza, noia.
In foto, particolare di una scultura di Giannino esposta a Castel dell’Ovo