Il Contemporaneo ricostruisce l’antico in una restituzione di suoni, profumi, visioni in cui la sinestesia delle arti diventa magica percezione di un tempo che fu. “Archeologia e Sinestesia” è il titolo del progetto che ha visto coinvolti specialisti dei vari campi in cui l’arte si manifesta nella definizione di un nuovo modo di vivere il rapporto con il reperto archeologico.
La sua presentazione è stata inserita negli appuntamenti della XVII edizione degli “Incontri di Archeologia” organizzati dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e nel programma di diffusione della cultura scientifica, “L’arte dell’Agricoltura”, promosso dall’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali.
Il progetto, realizzato in collaborazione con la soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei, fonde arte, storia, scienza e tecnologia per dar vita a coinvolgenti installazioni in cui cambia radicalmente il concetto di fruizione dei beni culturali. Non più semplice visione di un elemento esterno ma un’esperienza multisensoriale, un’immersione totale in cui lo spettatore è coinvolto attraverso la vista, l’udito e l’olfatto. Il progetto è stato ideato e curato da Claudio Rodolfo Salerno, presidente dell’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali, Maria Stella Pisapia, Adriana Scuotto e Marilicia Longobardi.
L’attraversamento proposto conduce il pubblico lungo un percorso dove sar possibile incontrare le domus indagate. Oplontis Villa A e Villa B (Il mito e il suono), Villa San Marco Stabia (Storie di acque e di fuoco), Fullonica di Stephanus Pompei (Pigmentum), Villa Rustica Casa Salese Sant’Antonio Abate (L’arte dell’agricoltura), Octavius Quartius Loreio Tiburtino Pompei (Isia). Il progetto sonoro, a cura di Paola Ricciardi, Nicola Buono, Lino Monaco, Luigi Stazio e Luigi Turaccio, parte dalla ricostruzione sonora dell’ Eruzione Pliniana per “narrare attraverso il suono un sentiero dove la memoria si tramuta in vibrazione”.
I profumi sono l’espressione sensoriale che più d ogni altra ha da sempre il potere di evocare ricordi o costruire nuove esperienze; le installazioni olfattive di Archeologia e Sinestesia sono state tracciate attraverso un attento percorso fatto di creativit , intuizione e studio della natura stessa di alcuni reperti organici rinvenuti nei siti.
Le installazioni visive sono state realizzate facendo uso delle tecniche fotografiche contemporanee come il “Light painting” e di un lavoro di post-produzione grafica. La descrizione dei reperti attraverso gli scatti fotografici è stata integrata con atti performativi che hanno riproposto una visione degli oggetti nell’atto del loro utilizzo quotidiano. Le installazioni si alternano a suggestive letture di brani dell’epoca tratti dalle opere di Catone e Columella, per raccontare scene di vita rurale, domestica e personale.
In foto, una delle installazioni visive proposte dal museo Archeologico di napoli