Agosto al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Per nuotare in un mare di cultura. per agosto 2022: E fare viaggi incredibili, visitando luoghi misteriosi. Diventando esploratori curiosi, protagonisti di esperienze uniche tra l’Egitto, Pompei ed Ercolano, l’antica Grecia e Roma.
Per tutto il mese, sarà aperto tutti i giorni, eccetto il martedì (riposo settimanale), con i soliti orari (dalle 9 alle 19:30): il 7 agosto, per l’iniziativa ministeriale della Domenica al Museo, l’ingresso sarà gratuito; a Ferragosto, ancora, cittadini e turisti potranno ammirare collezioni permanenti ed esposizioni in programma al Museo.
Svetta nell programmazione l’allestimento “L’altro Mann”: nelle sale degli affreschi, cento reperti raccontano il lavoro di scavo negli immensi depositi dell’Archeologico. Manufatti spesso poco noti aprono, così, un interessante spaccato sulla vita alle falde del Vesuvio in epoca romana: suppellettili, decorazioni di giardini, arredi, affreschi e sculture delle domus raccontano una dimensione vivacissima, in cui arte e bellezza connotavano la vita quotidiana dei nostri antenati
A fine settembre, l’esposizione avrà un ulteriore ampliamento con un focus sulle collezioni di tessili, ori e reperti di archeobotanica custoditi nei depositi museali.
Per chi resta in città e non rinuncia a viaggiare, anche simbolicamente, da non perdere la mostra “Sardegna Isola Megalitica”, unica tappa italiana di un percorso  espositivo che ha coinvolto San Pietroburgo, Berlino e Salonicco: tra i duecento reperti in allestimento, nel salone della Meridiana si staglia il Pugilatore, uno dei Giganti di Mont’e Prama, per la prima volta concesso in prestito proprio in occasione del tour internazionale della mostra.
Completa il percorso archeologico, l’experience Nuragica, che consente di camminare in un antico villaggio megalitico: basta affidarsi alle suggestive riproduzioni in scala e alla realtà virtuale.
Novità estiva nella sala delle nature morte nella sezione affreschi: l’installazione di due sculture a forma di pipistrello realizzate da Ryan Mendoza: in dialogo con due portalucerne vesuviani (metà I sec. d.C.), che riproducono la rara iconografia dedicata a questo animale notturno, le opere rientrano nel percorso itinerante “The golden calf”, partito dal Palazzo Reale di Palermo.


Per gli appassionati di arte contemporanea,  la mostra “Capri Caput mundi” merita una sosta nel corridoio degli Imperatori: ventidue acquerelli di Sergio Rubino raccontano l’isola azzurra tra storia, mito e fantasia, in un suggestivo percorso curato da Manuela Schiano e Bruno Flavio.
Inoltre, c’è tempo sino a fine settembre, ancora, per visitare la l’esposizione fotografica “Sing Sing. Il corpo di Pompei” di Luigi Spina e, nella sala del Plastico di Pompei, la retrospettiva sui manga realizzata in rete con Comicon. In atmosfera vacanziera, non può mancare all’appello l’originale percorso “Archeologia da spiaggia”, grazie a cui Maurizio Finotto trasforma in installazioni d’arte contemporanea alcuni oggetti di plastica ritrovati sui litorali italiani.

Nelle foto, il reperto con piccolo pescatore dormiente (da Pompei, I sec. d.C.) e un acquerello della mostra Capri Caput mundi. 

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