Non l’avete ancora vista? E allora non esitate a ritagliarvi un piccolo spazio di tempo durante le feste natalizie (se restate a Napoli) per cogliere il messaggio dirompente di un artista di successo ma invisibile. Famoso in tutto il mondo, pur senza mai svelarsi.
Banksy. Chi è ? In realtà non lo sa nessuno, è un senza volto anche se qualcuno afferma che sia Robin Gunningham nato a Bristol nel 1973 in una famiglia della middle class.
Ma non è questo il punto o, meglio, non fa la differenza. Ormai è talmente conosciuto per aver sfidato il sistema dell’arte e del bon ton che il dettaglio di un nome associato a un cognome è superfluo.
E’ diventato celebre per i suoi messaggi lanciati come pietre contro la cortina di un potere globale che premi i ricchi e condanna i poveri a essere sempre più poveri. Come? Lo potrete scoprire proprio andando a vedere la mostra napoletana esposta all’arena flegrea fino al 4 maggio che ha già fatto un bel guro internazionale, da Barcellona a Bruxelles, da Lisbona a Dubai, passando anche per Milano. L’esposizione è accessibile anche in questo periodo festivo, dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 19 (con ultimo ingresso alle 18). Apertura straordinaria lunedì 6 gennaio, il giorno della Befana.
Negli spazi dell’Arena potrete osservare la forza delle sue opere ripodotte, e anche quella napoletana, prima città italiana cui ha regalato la sua visione d’artista.
Stiamo parlando della sua Madonna della pistola sul muro di piazza Piazza Gerolomini, nel centro storico, dove la Vergine non ha l’aureola sulla testa ma un revolver. In realtà l’artista quando è venuto nella città di Partenope nel 2010 ha lasciato anche un’altra immagine che però è andata persa, cancellata da uno street artist inconsapevole di aver coperto con la sua creatività, in via Benedetto Croce, l’Estasi della Beata Ludovica Albertoni di Bernini secondo Banksy.
Ma la Vergine si ripropone anche in un altro lavoro esposto all’Arena, Toxic Mary che offre al bambin Gesù nelle sue braccia un biberon di rifiuti tossici per sottolineare che la religione è segretamente contaminata da aspetti politici ed economici.
Piò di 120 opere in mostra, tra graffiti, fotografie, installazioni e stampe su vari materiali come tela, tessuto, alluminio, forex e plexiglass. C’è anche l’elefante che rimanda alla frase inglese The Elephant in the room espressione idiomatica che indica come il problema sia evidente ma nessuno lo vuole risolvere: è il caso di molti conflitti e anche dell’inquinamento ambientale.
Le sue opere sono come mitragliate in una società cullata dal benessere che finge di non vedere: aiuta il pubblico a entrare nella sua prospettiva a una speciale sezione video che racconta la storia e il messaggio sociale dietro i rinomati murales disseminati in tutto il mondo.
Genio della ribellione, per la legge del paradosso è diventato un artista di punta del mercato globale. Nel 2018, l’asta di Girl with balloon (che non manca nella mostra partenopea) è diventata sensazionale quando l’opera si è autodistrutta subito dopo essere stata venduta per 1,2 milioni di euro.
Ma pur diventato una stella dell’arte, Banksy ha utilizzato la sua fama per far del bene agli altri: per esempio nel 2017 ha donato i proventi della vendita di Mediterranean Sea View, 2017, a un ospedale palestinese.
Il progetto itinerante dedicato a Banksy è curato da Artful Events Collective, guidato dalla filosofia di Manu de Ros determinante nella creazione delle varie tappe di The World of Banksy.
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THE WORLD OF BANKSY
The Immersive Experience
www.theworldofbanksy.it
info@theworldofbanksy.it
.Arena Flegrea / With Banksy on the day of the Epiphany: an (immersive) exhibition that will make you think about the horrors of the world
Haven’t seen it yet? Then don’t hesitate to take some time during the Christmas holidays (if you’re in Naples) to catch the disturbing message of a successful but invisible artist. World famous, but never revealed.
Banksy. Who is he? No one really knows, he is faceless, although some claim he is Robin Gunningham, born in Bristol in 1973 to a middle-class family.
But that is not the point, or rather, it makes no difference. He is now so well known for challenging the art and bon ton system that the detail of a first name associated with a surname is superfluous.
He has become famous for his messages, thrown like stones against the curtain of a global power that rewards the rich and condemns the poor to become poorer and poorer. How? You can find out by visiting the Neapolitan exhibition, which is on show at the Phlegrean Arena until 4 May and which has already made an international splash, travelling from Barcelona to Brussels, from Lisbon to Dubai, including a stop in Milan. The exhibition will also be open during the festive period, from Wednesday to Sunday from 10 am to 7 pm (last entry at 6 pm), including Monday 6 January, Epiphany.
In the spaces of the Arena, you will be able to see the strength of his repainted works and that of Naples, the first Italian city to which he gave his vision as an artist.
We are talking about his Madonna of the gun, on the wall in Piazza Gerolomini, in the historic centre, where the Virgin has a revolver instead of a halo on her head.
Actually, when the artist came to the city of Partenope in 2010, he left another image, but it was lost, erased by a street artist who did not know that, according to Banksy, he had covered with his creativity Bernini’s Ecstasy of the Blessed Ludovica Albertoni in Via Benedetto Croce.
But the Virgin also reappears in another work on display in the Arena, Toxic Mary, who offers the baby Jesus in her arms a bottle of toxic waste to emphasise that religion is secretly contaminated by political and economic aspects.
More than 120 works are on exhibition, including graffiti, photographs, installations and prints on various materials such as canvas, fabric, aluminium, forex and plexiglass. There is also the elephant, a reference to the phrase “the elephant in the room”, an idiomatic expression that refers to a problem that is obvious but which no one wants to solve: this is the case with many conflicts and also with environmental pollution.
His works are like machine-gun fire in a society lulled by affluence that pretends not to see: he helps the public enter his perspective with a special video section that tells the story and the social message behind the famous murals scattered around the world.
A genius of rebellion, the law of paradox has made him a leading artist on the world market. In 2018, the auction of Girl with balloon (which is not missing from the Neapolitan exhibition) caused a sensation when the work self-destructed immediately after being sold for 1.2 million euros.
But while Banksy has become an art star, he has also used his fame to do good: for example, he donated the proceeds from the sale of Mediterranean Sea View, 2017, to a Palestinian hospital.
The touring project dedicated to Banksy is curated by the Artful Events Collective, guided by the philosophy of Manu de Ros, who was instrumental in creating the various stages of The World of Banksy.