Arrevuoto, il progetto teatrale curato da Maurizio Braucci, dedicato agli adolescenti delle scuole del centro storico e delle periferie della citt di Napoli, giunge al suo undicesimo movimento. Nato da un’idea di Roberta Carlotto e prodotto dal Teatro Stabile di Napoli quest’anno il progetto ha coinvolto oltre 150 giovani partecipanti tra i 9 e i 20 anni, e una decina di adulti, guidati da un gruppo di registi e di educatori.
Dopo un laboratorio durato circa sei mesi, la rappresentazione finale del lavoro sabato 7 e domenica 8 maggio sul palcoscenico del Teatro San Ferdinando con grande successo di pubblico.
Oltre le scuole medie, elementari e superiori hanno partecipato al progetto associazioni, cooperative e spazi occupati della citt e del territorio a comporre una comunit trasversale raccolta attorno ai due temi centrali di teatro e pedagogia.
«Per la sua undicesima edizione Arrevuoto presenta la riscrittura collettiva de L’ispettore generale ovvero il mestiere della corruzione da Nikolaj Gogol spiega il direttore artistico Maurizio Braucci per seguire la drammaturgia del reale intorno a noi e parlare alla citt e agli adulti di argomenti concreti e scottanti. Abbiamo scelto questa volta il tema della corruzione e dell’inganno mettendo in scena la madre di tutte le commedie degli equivoci, uscita dalla penna di uno dei più grandi scrittori russi. Siamo esilaranti ma anche graffianti, tutti in scena appassionatamente».
Ed è proprio questo spirito che si percepisce chiaramente sul palcoscenico del San Ferdinando, complici anche le musiche trascinanti di Maurizio Capone e Antonella Monetti. La spontaneit e la verve dei giovanissimi attori e attrici hanno dato vita a uno spettacolo fresco e vivace.
L’origine del progetto Arrevuoto è nel metodo della non scuola del Teatro delle Albe di Ravenna,riadattato al contesto napoletano. Il progetto è nato nel 2005 per volont del Teatro Stabile di Napoli; dal 2012 il gruppo di lavoro si è poi costituito come Associazione di teatro e pedagogia. Le prime tre edizioni sono state dirette dal regista Marco Martinelli; dalla quarta in poi la direzione artistica è di Maurizio Braucci e la direzione teatrale è collettiva.
Alcuni tra gli autori oggetto delle riscritture di questi anni sono stati Aristofane, Jarry, Molière, Brecht, Viviani, Shelley, Cervantes, Flaiano, Dürrenmatt.
Nella foto di Stefano Cardone, un momento dello spettacolo