Ritrarre di un luogo la sua essenza è il filo conduttore di “Picnic a Caggiano” il titolo un’opera che Carla Viparelli sta attualmente elaborando per "Caggiano al quadrato", un laboratorio aperto d’arte contemporanea nato dalla collaborazione tra il professore Pasquale Persico con il sindaco della cittadina di Caggiano, Giovanni Caggiano, da tempo sensibile nei confronti di progetti culturali innovativi.
L’esposizione tradizionale dove l’artista, con la discrezione di un deus ex machina muove tacitamente i fili di una tela la cui trama e gi stata accuratamente tessuta ed orlata a priori lascia il posto ad una esperienza di arte in divenire in cui l’artefice imprime la sua istanza artistica con la gestualit contemporanea della propria pennellata.
Il Castello normanno, luogo-simbolo di Caggiano, recentemente sottoposto a operazioni di manutenzione e restauro, è la suggestiva location di questo work in progress che ha visto i suoi esordi organizzativi sul finire dell’anno passato ed è attualmente un fervido cantiere in costruzione. All’artista spetta il compito, non solo di realizzare le opere per un determinato spazio ma anche di incontrarsi con il luogo di cui racconter le radici profonde che a questa terra portano il proprio nutrimento: “l’invito fatto a Carla Viparelli di vivere un anno, con intervalli d’arte, il territorio caggianese, deve essere visto come un tentativo coraggioso di dialogo tra arte e territorio”.
Cos la Viparelli, “prigioniera felice del drago dell’arte” abita il Castello incantato e lo anima con simbologie e figure del suo mondo surreale. L’opera si compone di due tele dipinte a olio, montate al rovescio per consentire lo svolgimento del lavoro pittorico sul tessuto non preparato in modo tale da evitare lo stridente contrasto tra il “total white”della tela intonsa con il contesto circostante dell’antico castello in pietra e legno. Del resto tutta la recente produzione di Carla Viparelli si basa su questo procedimento che prevede la presenza a vista della tela grezza e la preparazione del fondo esclusivamente per le parti prospetticamente in rilievo, al fine di ottenere un effetto tridimensionale deciso.
Le due opere mirano alla reintegrazione di entit separate in una nuova identit allargata: nel primo quadro, dedicato ai numeri, le due tovaglie a scacchi bianchi e rossi provengono da una casa in alto (il centro storico, la memoria) e da un’altra in basso (il paese moderno) e si uniscono al centro in una forma frattale, circondata dai numeri civici di Caggiano; nel secondo, dedicato alle lettere, ci sono tre cestini i cui manici sono in realt ponti che li uniscono a due a due ed il manico centrale è costituito dai nomi delle strade di Caggiano.
Le varie fasi del lavoro sono documentate dal video artista Pasquale Napolitano. Alla fine del mese Carla passer il testimone artistico; l’ultima settimana di luglio il Castello ospiter l’artista veneto Tobia Rav che sar anch’egli protagonista di un’opera realizzata "in loco".
In alto, il castello di Caggiano. In basso, da sinistra, la Viparelli in azione e le opere dell’artista