Aperta la campagna di tesseramento 2012 a "L’Arte della Felicit ", manifestazione napoletana che vuole essere un momento di confronto non urlato, uno spazio libero da legacci politico-istituzionali, accessibile, aperto, pienamente scelto e che quest’anno si sofferma sul tema della verit . Con soli 10 euro si potr diventare soci dell’associazione napoletana e partecipare a incontri, convention che riguardano il panorama culturale campano e non solo.
Forte del successo dell’anno scorso, grazie al contributo degli Amici de l’Arte della Felicit ; determinante per la realizzazione di molti eventi, organizzata da tutto lo staff dell’associazione, consapevole e grato della presenza dei soci. Tutto questo d la carica giusta per continuare l’ attivit , confermando comeun’iniziativa come questa sia, nel suo piccolo, utile alla "tenuta" e alla crescita civile della collettivit .
Non convegno o conferenza in quanto organizza incontri diretti per creare dell’occasione di ascolto e di confronto. L’Arte della Felicit risponde al bisogno di interrogarsi, di affrontare “i grandi temi”, di Ascoltare senza necessariamente Guardare.
In questo modo l’associazione napoletana ha creato luoghi dove coniugare la riflessione laica per eccellenza, principalmente destinata a rinforzare l’intelletto e a accumulare conoscenze, con il bisogno di consigli di saggezza pratica, orientamenti su come condurre la propria esistenza, stimoli che permettano di accedere all’arte di vivere, di sviluppare qualit che facciano di noi esseri umani migliori.
L’Arte della Felicit è un percorso, un’esperienza culturale sui temi forti del vivere quotidiano per tentare di riavvicinarsi a quell’equilibrio da cui siamo sempre più drammaticamente lontani e che invece è sempre più urgente e pragmaticamente utile proprio oggi che molti riferimenti, etici, religiosi, filosofici, esistenziali sono sostituiti da reality show e guerre sante.
Domani conferenza stampa, alle 11.30, nella sede del consiglio comunale in via Verdi, sala Nugnes per illustrare l’ottava edizione che comincia gioved 22 marzo nella case circondariali Bellizzi Irpino, Carinola , Poggioreale, Pozzuoli, Secondigliano (seguono gli altri appuntamenti luned 26, marted 27, mercoled 28, gioved 29 marzo). Al centro della conversazione con Giuseppe Ferraro dell’Universit Federico II di Napoli, “La verit in prigione”.
Tra i protagonisti dei confronti, il 23 marzo, all’Istituto italiano per gli studi filosofici(ore 17-18.30) la blogger giornalista egiziana Mona Eltahaway che dal 2000 si è trasferita a New York, vincitrice di numerosi premi, e relatrice a livello internazionale su questioni legate al mondo arabo e musulmano. Il sito femminista “Jezebel” l’ha definita “La donna che racconta l’Egitto all’Occidente” per aver partecipato a diversi programmi televisivi durante la rivolta contro il presidente Mubarak in Egitto. Dolorosa su di leila traccia della “primavera egiziana” nello scontrarsi con la polizia egiziana, ha subto violenza sessuale e percosse. E sar lei a spiegare che cosa è successo in un intervento dal titolo “La rivoluzione di piazza Tahir la verit di una donna che c’era”.
Segue, nella stessa sede, il dibattito sull’interrogativo posto dal filosofo Gianni Vattimo , “La verit fa male?” E si prosegue fino al primo aprile con eventi disseminati nella citt . Tra le infinite possibilit della verit , “una terra senza sentieri”.
Per saperne di più
Il foto, la blogger egiziana Mona Eltahawy e il filosofo Gianni vattimo