Giuseppe Pirozzi ha festeggiato ieri i suoi ottant’anni all’Accademia di belle arti di Napoli. Nell’ampia elegante Aula Magna, docenti amici critici d’arte seduti e in piedi lungo le pareti grigio perla, hanno ammirato il video della sua attivit artistica dal 1951 al 2014. Quei pochi che non hanno mai visto una sua mostra nella nostra citt e in altre si trovano una copiosa attivit originale, sculture e disegni, gi da ventenne.
Ha creato con gesso, terra cotta, ceramica, bronzo, argento. Il suo impegno di Artista è nel politico e nel sociale in cui primeggia la natura e la donna bella e assorta nel suo ruolo di ispiratrice dell’arte e nel difficile impegno di educare nuove generazioni. Dedica a Lei gioielli unici, anelli spille e pendoli, in argento 915.
Tante opere sono nei Musei, in Enti nazionali, presso privati. Docente dell’Accademia ha insegnato ai giovani la creativit . Ha alle spalle un passato che pochi possono vantare di avere. La platea gli ha augurato un futuro ricco di progetti nella sua colta milizia artistica e di vederlo ancora all’opera per apprezzare il suo talento. Come Marcel Duchamp, la sua presenza nel panorama artistico dell’ultimo secolo ha rinnovato le esperienze artistiche.
La sua scultura, di chiara vocazione futurista, ha dinamicit nelle composizioni. Vibra nello spazio. Si apre al sogno e al fantastico gioioso di un bimbo. Viene fuori dai paraventi dell’apatica mediocrit e si mostra al mondo della cultura. Ogni opera è una finestra di cristallo aperta su panorami favolosi da incanto.
Cin cin Giuseppe. Il nostro desiderio è di celebrarti in altre mostre per osservare le tue opere raffinate e intellettualmente colte.
Nelle foto, in alto, Pirozzi (a destra) con Aurora Spinosa e Dario Giugliano. In basso, il pubblico che ha affollato l’Aula Magna; nonch un brindisi dell’artista con la famiglia (la moglie Clara e i figli Francesca e Gianluca) e la direttrice dell’Accademia