Ernest Pignon-Ernest (r) incontra Napoli venticinque anni dopo. L’artista francese, ospite del console Christian Thimonier, riceve la stampa con Jean Digne, direttore della rivista Stradda, al Grenoble. Luca Avanzini, coordinatore del gruppo Sikozel composto da sei universitari di Milano e di Parigi, (Matteo Berardone, Federico Cavalleri, Simone Rigamonti, Camilla Colzani, Amandine Robinet), ideatore del progetto ” La memoria dei vicoli” ha illustrato anche il film “La Pasqua secondo Ernest Pignon-Ernest”.
L’idea della tesi di laurea di Luca ricorda l’opera dell’artista del 1988 con un documentario e interviste. Sono stati coinvolti a Napoli gli istituti superiori “Antonio Serra”, “Enrico Caruso”, “V. Emanuele II”, l’cole “Alexandre Dumas”, “Alfonso Gatto” di Agropoli, Liceo Artistico “Sabatini-Menna” di Salerno, “Romualdo Trifone” di Montecorvino Rovella. Alcuni studenti hanno elaborato poesie e scritti ispirati alle opere di Ernest fotografate da Alain Volut.
Il console elogia l’impegno generoso e gratuito di Ernest, Luca e Sible Atchouel, per aver creato in citt emozioni di bellezza e per il dialogo di creativit con la gioventù campana.
Digne esalta l’esperienza effimera di Ernest in una citt , travagliata da tante dominazioni, in cui è forte il rapporto tra vita e morte espresso dalle catacombe, dal Vesuvio, dal mare.
Ernest ricorda il suo primo intervento nella Settimana Santa dell’88 a cui seguirono altri tre fino al 1995 incollando in alcune notti centinaia di disegni sui muri del centro storico. Egli, da quarant’anni ripropone nelle citt immagini note di artisti rielaborate e disegnate su giornali con l’obiettivo di portare in superficie la memoria della storia e la cultura del luogo. A Napoli presentò immagini note a molti di Caravaggio, Luca Giordano, de Ribera, Stanzione.
Il termine Pasqua si collega al suo primo incontro con la citt o all’effimero?
Le mie opere su giornali affissi alle pareti, suscitano emozioni e ricordano la vita della citt , ma dopo poco spariscono portate via dal vento o dalla pioggia. Rimane la memoria che è il motore del futuro. Il ricordo stimola la cultura che come seme germoglia altre creativit .
Cosa usa per disegnare le sue immagini con un nero cos forte e dominante?
Una specie di pece, carboncino, pastelli a cera. Il nero risalta sui grigi , capta l’attenzione, esprime la sofferenza di una citt , ricca di storia, ora soffocata dalle difficolt della vita.
Perch il giornale?
Il giornale racconta la storia che l’uomo scrive e vive ogni giorno. Aggiungo immagini di una storia gi vissuta. Incollo sulle pareti di notte affinch siano leggibili al mattino come i giornali in edicola. Le immagini sono del luogo come le notizie riportate sui quotidiani.
Programma degli incontri con l’artista, Jean Digne e il gruppo Sikozel
5 marzo ore 10,30 Accademia di Belle Arti via Bellini 36 con Aurora Spinosa, direttrice AA.BB.AA, Enrico Tomaselli, director Magmart, Luciano Ferrara, fotoreporter.
6 marzo ore 18,30 al Grenoble via F. Crispi 86 Mostra degli scatti in b/n di Alain Volut. Proiezione del film “la Pasqua..”. Dibattito con l’artista, Helga Sanit , ricercatrice in antropologia culturale all’universit Suor Orsola Benincasa, modera Pasquale Esposito.
7 marzo ore 19 ex Asilo Filangieri, vico G. Maffei 4, concerto dei Neapolis Ensemble e film.
In foto, Ernest Pignon-Ernest e uno scatto di Alain Volut sulla sua opera