Approda nell’isola di Arturo, l’ artperformingfestival®. Da oggi, martedì 3 fino al 16 agosto. Opening alle 17, a Palazzo d’Avalos: mezz’ora dopo ci sarà la performance di Massimiliano Mirabella. Seguirà quella di Salvatore Donatiello.
La cornice di Procida è suggestiva: la manifestazione indipendente va in scena nell’edificio che domina Terra murata, costruito nel ‘500 insieme alle mura dalla famiglia D’Avalos, governatori dell’isola fino al ‘700. Il palazzo, divenuto poi carcere nel 1830, chiuse definitivamente le porte ai detenuti nel 1988.
La rassegna, che compie 6 anni, è ideata e curata da Gianni Nappa, organizzata dall’omonima associazione presieduta dallo stesso Nappa in sinergia con GlobalStrategies S.r.l.
Umanità. Il mondo che verrà è il tema da cui si parte. Un titolo impegnative che risponde pienamente agli interrogativi generati dalla pandemia, capace in pochi mesi di mettere in ginocchio il mondo e di far crollare tutte le certezze alle quali eravamo arroccati.
Il virus ha fatto emergere la precarietà di una società poco attenta alla dignità umana e alla salute di tutti.
L’edizione 2021 del Festival prende forma proprio dalla denuncia del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che, in un intervento sulle colonne del quotidiano britannico “The Guardian” ha sottolineato come gli abusi abbiano prosperato sul pianeta e come siano stati calpestati i diritti in una società dominata dalla povertà, dalla discriminazione e dal saccheggio dell’ambiente naturale. Causando una fragilità diffusa.
Il festival ha alle spalle il successo di 5 edizioni che hanno registrato affluenza di oltre 30mila persone incuriosite dalle novità proposte da circa 300 artisti nazionali e internazionali.
Il nuovo grido di allarme sull’alterazione del clima e sul cambiamento di una Terra devastata dagli umani sarà tradotto in creatività nelle opere esposte di Renata Petti, Gabriella Siciliano, Ornella Siciliano, Davide Stasino, Luigi Ambrosio, Hirotsugu Aisu, O ring art studio.
Ma il linguaggio dell’arte parlerà anche attraverso l’azione dei performer Massimiliano Mirabella (foto), Salvatore Donatiello, Francesca Volpe, Loredana Iafrate (foto), Cristina Messere, I giovani di Procida. Così la cultura alza la voce per farsi sentire anche da chi non vuole ascoltare.