Dona il 5 x mille al Sud. Strutture, lavoro, formazione. Ha bisogno di questo, il Mezzogiorno d’Italia per scommettere sul futuro. E ridare fiducia e sogni non solo alle generazioni di adolescenti, ma anche a chi nel Meridione è rimasto o è tornato perché vuole invecchiare nella propria terra e far crescere qui i propri bambini e bambine.
Da questa idea nasce la campagna di sensibilizzazione promossa dalla sezione campana dell’associazione italiana fundraiser (Assif) insieme al Pio Monte della Misericordia, a Odcec Napoli (ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli), al Csv (Centro servizi per il volontariato) di Napoli e Csvnet Campania, presentata nell’antico complesso dell’istituzione benefica partenopea, in via Tribunali 253.
Basta inserire nella dichiarazione dei redditi il nome dell’organizzazione non profit cui destinare la quota. Una pratica d’investimento poco diffusa in Campania e al Sud e molto estesa al Nord. Guardiamo i dati nazionali del 2020.
Gli enti del terzo settore che ne hanno raccolto di più sono nel Centro-Nord del nostro paese: l’89% dei 510 milioni di euro a loro, mentre solo l’ 11 per cento è andato alla realtà meridionale.
Far conoscere la possibilità che si ha in un semplice gesto è l’obiettivo del video realizzato con lo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni a casa sua (tra i libri), insieme al referente campano Assif, Antonio del Prete (foto).
Seduto alla sua scrivania, de Giovanni, mentre scrive su un foglio bianco, parla della necessità di leggere i libri: ogni ragazzo o ragazza che lo fa ha gli strumenti per raccontare il mondo.
Ma il Sud per non arrancare più e mettersi al passo con la società contemporanea ha bisogno di scuole, biblioteche, palestre e tanti soldi per offrire pari opportunità di vita a tutte e a tutti. E allora che fare?
La parola dall’autore passa proprio ad Antonio Del Prete che spiega:   «Uno dei modi semplici e non onerosi per incrementare le risorse delle organizzazioni non profit del meridione è scegliere di destinare il 5×1000 alle organizzazioni campane e del Sud. Si tratta di una misura di sussidiarietà orizzontale introdotta nel 2014 dallo Stato interamente a supporto delle organizzazioni del terzo settore».
Lo ribadisce anche la ragazza inquadrata alla fine del filmato, simbolo del futuro della Campania. Ai contribuenti non costa nulla, in quanto viene devoluta una quota delle imposte nette dovute. Se non si firma nell’apposito riquadro, la cifra resta allo stato
Per sapere esattamente come fare chiedete al/lla vostro/a commercialista. Una firma val bene una domanda se il fine è combattere la povertà educativa sempre più dilagante.
Per conoscere i dati dell’osservatorio Assif cliccate su questo link.



.

.

RISPONDI

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.