L’associazione nazionale di imprenditrici, libere professioniste e donne del terzo settore EnterprisinGirls nata sei anni fa a Napoli con l’obiettivo di valorizzare il talento nel mondo del lavoro attraverso un network ha, da pochi giorni, avviato una campagna di comunicazione per sensibilizzare le persone alla scelta di acquisti consapevoli per far ripartire l’economia dopo l’emergenza sanitaria.
I volti di imprenditrici, libere professioniste e presidenti di associazioni e cooperative, dal sito e dai social, accompagnate dagli hastag #LASCELTAGIUSTA #LECONOMIASIAMONOI esortano a cambiare paradigma socio-economico. Perché accumulare oggetti, cibo e indumenti scelti solo per il loro basso prezzo? Perché armadi pieni di cibo e oggetti di scarso valore e nessuna qualità realizzati, magari, con metodi di produzione che non rispettano la legislazione ambientale e ottenuti con un lavoro non retribuito da regolari contratti? Perché consulenze professionali scelte senza badare alla competenza, l’esperienza, la bravura delle professioniste e dei professionisti ma solo all’esiguità dell’onorario.
Un/a libero/a professionista che ha un onorario più basso – spesso- si traduce non in risparmio ma in danno per gli errori commessi e per le mancate opportunità che non farà cogliere al/la suo cliente, per non aver saputo sviluppare idee e progetti. Il risparmio non è mai guadagno è un vecchio adagio, che come spesso accade, raccoglie in sé una verità. Dove è finita l’attenzione alla qualità, la provenienza della materia prima, il luogo di lavorazione, ai prodotti agricoli freschi e quelli trasformati del territorio?
Dove è finita la ricerca di stile, qualità, design, creatività e originalità? L’invito è a non deresponsabilizzarsi pensando che l’economia sia solo nelle mani di guru e grandi gruppi perché l’economia è ognuno di noi che ogni giorno sceglie di premiare il lavoro di qualcuno. Chi ha detto che un oggetto unico, pensato e realizzato bene sia troppo costoso e inaccessibile? Less is more: meno è meglio. Meno ma di qualità e fatto in Italia. Omologarsi appiattendosi sulla standardizzazione ci priva della personalità, del carattere e delle differenze, comprare cose serialmente anonime induce a un falso senso di appartenenza a un gruppo, una tendenza o una moda svilendo la nostra unicità e quella di chi propone cose originali.
Non c’è bisogno di cose inutili, pessima qualità e scarso valore. C’è bisogno di cose fatte con materie prime di qualità, realizzate con esperienza, competenza, stile e studio. C’è bisogno di produrre e vivere rispettando la Natura e le risorse non rinnovabili. C’è bisogno di acquistare facendo una scelta consapevole: #lasceltagiusta. Per far ripartire l’economia in ginocchio – per l’effetto combinato di crisi sistemica insorta nel 2008 e crisi da stasi dovuta all’emergenza sanitaria Covid-19 – vanno premiate qualità e competenza.
#lasceltagiusta è l’abitudine a domandarsi chi e cosa c’è dietro quel che stiamo comprando. Cosa è il #madeinitaly? È il patrimonio manifatturiero e artigianale, è creatività, originalità, stile, qualità, competenza. Come possiamo sostenere il #madeinitaly per scongiurare la scomparsa del nostro patrimonio sociale, economico e identitario? Facendo #lasceltagiusta.
Il prezzo di un prodotto/servizio si compone di diverse variabili: costo delle materie prime, mano d’opera, oneri fiscali, oneri previdenziali, costi di locazione e manutenzione impianti e uffici, costo dell’energia, costi amministrativi, costi della comunicazione, costo dell’aggiornamento professionale etc. Se volessimo quantificare le ore di lavoro di artigiane/i e libere professioniste/i il prezzo/onorario richiesto non sarebbe mai adeguato! #lasceltagiusta è quella da fare ogni giorno per salvare tutti noi, la nostra storia, la nostra economia, il nostro lavoro, la nostra genialità, il nostro futuro. Chiediamoci sempre: cosa sto comprando? Chi sto premiando?
Francesca Vitelli
presidente EnterprisinGirls
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