Ricordiamoci di salvare l’Italia. L’esortazione arriva dal Fondo ambiente italiano (Fai) per la campagna di raccolta fondi in corso fino al 31 ottobre. L’occasione per parteciparvi è offerta dalla giornata Fai d’autunno che si svolge domenica 15.
Una schiera di 3.500 volontari accompagnerà gli italiani alla scoperta di 600 luoghi inaccessibili o poco valorizzati, sotto il tetto di segnali comuni come musica, tradizioni artigiane, panorama urbano dall’alto. Raccontati dai giovani.
Tra gli scenari da esplorare, spunta finalmente a Napoli la bellissima Piazza Mercato, abbandonata dalle istituzioni che ogni tanto fanno finta di accorgersene, con qualche “spagnolesco” vicereale espediente organizzativo calato dall’alto, come sporadici concerti di richiamo, per non avere troppi rimorsi nel continuare a ignorare uno scorcio carico di storia e sovrabbondante di monumenti, con nulla da invidiare a Spaccanapoli e dintorni, molto più reclamizzati.
La Cenerentola partenopea che si estende tra punti di rara bellezza sorriderà già da sabato 14 ottobre quando un evento speciale punterà i riflettori sulla Chiesa di San Giovanni a Mare a Piazza del Carmine (alle 18): il concerto per flauto e chitarra di Claudia Liccardi (flauto), Salvatore Marra (chitarra) e Agostino Oliviero (violino e mandolino), cui parteciperà il soprano Isa Ercolano, docente di canto lirico al centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini. Raffinato il programma che offrirà brani di Carulli, Fauré, Rossini, Scarlatti nonché incursioni nella musica Araba. Introdurrano, Leonardo di Mauro e Massimo Lo Iacono.
Domenica, il gran giorno in cui Cenerentola mostrerà con orgoglio le sue meraviglie. Partendo dalla regina: la basilica del Carmine Maggiore, “protetta” dall’Unesco che aprirà il suo bellissimo chiostro, inaccessibile negli altri giorni. Il santuario spicca per il campanile alto 75 metri, ancora imbacuccato per lavori in corso, mentre l’interno custodisce lapidi sepolcrali di Masaniello, Corradino di Svevia, nonché tele di Luca Giordano. Si apre dalle 9 alle 17 e le visite sono a cura di apprendisti ciceroni del liceo scientifico Elio Vittorini e del Galileo Galilei.
Ci sarà anche l’opportunità di varcare la soglia della chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato costruita nel 1351 grazie al conciatore di pelli Domenico Persio che volle dedicare una cappella a Corradino di Svevia nel luogo in cui fu decapitato, sedicenne, su ordine di Carlo I d’Angiò (apertura: 9– 17).
Poi c’è la chiesa di Sant’Eligio Maggiore, con il suo irresistibile fascino di prima fabbrica angioina a Napoli, esempio illustre di architettura francese dell’Italia meridionale. A sottolinearne l’atmosfera suggestiva sarà (alle 11) la rappresentazione teatrale dei ragazzi dell’associazione Assogioca che svelerà anche la leggenda sulle due testine scolpite sotto l’orologio.
E ancora, la già citata San Giovanni a mare, una delle poche testimonianze di architettura romanica a Napoli risalente al XII secolo. Le visite (a cura dell’Istituto Sacro Cuore) saranno accompagnate dall’esibizione dell’orchestra d’archi Accademica QS. (ingresso da Via San Giovanni a mare 9–17).
Non solo architettura, ma anche tradizione artigianale. Alla scuola orafa La bulla si potrà visitare il Museo delle arti orafe che, attraverso la raccolta, la conservazione, lo studio e l’esposizione di oggetti, strumenti, macchinari d’epoca e fotografie racconta tutta la complessità e la ricchezza dell’oreficeria napoletana. La visita proseguirà tra le botteghe orafe, arricchita da degustazioni di vino (9–17, visite a cura di Consorzio Antico Borgo Orefici. Prenotazione obbligatoria su www.faiprenotazioni.it).
Nell’antica sartoria cine-teatrale Canzanella C.T.N. 75, ci si perderà tra oltre 15mila abiti storici, sospesi sui grandi stand, in una realtà da sogno. Ammirando vestiti da palcoscenico lirico o set cinematografico o televisivo: un’imponente Enrico VIII, il celebre abito di Claudia Cardinale ne Il Gattopardo, i deliziosi tubini di Rita Pavone e Patty Pravo e ancora tanti altri (Orario apertura: 9–17).
E un’altra eccellenza di Partenope, l’Istituto Isabella d’Este Caracciolo (nel complesso del Carminello) aprirà le porte del suo Museo e dei laboratori tecnologici di produzione tessile sartoriale, di enogastronomia alberghiero, grafico e informatico. Le visite sono curate dagli studenti dell’Istituto Isabella d’Este Caracciolo e Associazione Respiriamo Arte (dalle 10 alle 15.30) .
E, poiché questo spicchio di città accoglie molti stranieri, una visita speciale verrà dedicata all’associazione culturale islamica Zayd Ibn Thabit, nata nel 1997 su iniziativa di un piccolo gruppo di musulmani italiani e nord africani. Divenuta negli anni punto di riferimento importante per le migliaia di immigrati di fede islamica che vivono in Campania (9 –12:30 / 14:30–15, visite a cura di Cooperativa Sociale Casba e AbdAllah Massimo Cozzolino). Così il Fai arriva in un quartiere già vivace per le iniziative territoriali promosse dai cittadini che vi abitano e lavorano.
Nella foto in alto, la cupola della chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato
Per saperne di più
www.giornatefai.it
www.fondoambiente.it
tel. 02 467615399