Avanposto Numero Zero/ Egidio Carbone Lucifero lancia la nuova stagione e la collaborazione con il Parioli di Roma. Nasce la casa editrice del teatro: ecco “Regina Madre” di Santanelli

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Un cartellone ricco per la nuova stagione. Con interessanti e variegate iniziative, si va in scena nel 2025 al Teatro Avanposto Numero Zero in Via Sedile di Porto 55, a pochi passi dall’università Federico II di Napoli, diretto e fondato dal drammaturgo e regista Egidio Carbone Lucifero. Gli spettacoli sono affiancati da una serie di progetti paralleli. Il titolo della stagione di prosa è frutto di un gioco di parole: “Prosaica”
Inoltre, nei prossimi mesi ci sarà la rassegna di testi teatrali Nel midollo-Rassegna di libri, storie e cellule di teatro”, le proiezioni di film in pellicola Sottosopra, la prima edizione di Constitutiva-festival dell’Attore Costitutivo, We Love Enzo e l’avvio di attività della casa editrice Avanposto. Annunciata anche la partnership ufficiale tra Teatro Avanposto Numero Zero e Teatro Il Parioli Costanzo di Roma: lo spazio sperimentale diretto da Carbone diventa partner dello storico teatro capitolino. Ed è attraverso la produzione Teatro Parioli Costanzo di Roma, Artisti Riuniti, Teatro Rendano di Cosenza e Teatro Avanposto Numero Zero, che il nuovo testo di Egidio Carbone Lucifero, Vito Carnale (già al Festival di Avignone 2024) approda prima a Napoli e poi sul palcoscenico de Il Parioli.
La rassegna Prosaica si presenta come incubatore di linguaggi sperimentali della drammaturgia italiana e internazionale. Si apre con la prima di Vito Carnale testo di Egidio Carbone Lucifero che approderà anche sul palcoscenico romano.
Spiega il fondatore: «La stagione che si appresta ad avviarsi acquista diversi significati. Intanto nel 2025 festeggeremo i 10 anni del Teatro Avanposto. In questo spazio votato alla sperimentazione e alla condivisione culturale, sono passati amici e grandi artisti. Qui nascono i primi seminari sull’Attore Costitutivo, teoria che ho ideato oltre un decennio fa e che gode del sostegno anche dell’Università Federico II di Napoli. Inoltre, da quest’anno l’Avanposto diventa partner ufficiale del prestigioso teatro Il Parioli Costanzo di Roma, un traguardo fondamentale per un piccolo ma ambizioso spazio come il nostro. Riavviare la macchina organizzativa dell’Avanposto ha accelerato anche il lavoro sui miei testi Vito Carnale, opera già presentata al Festival di Avignone nel luglio 2024 e che adesso rappresenterò a Napoli e Roma, e poi Lucifero e la Signora. Lo spettacolo è ancora una volta la sperimentazione sul campo del mio Attore Costitutivo, di come esistano molti “io” in una sola persona, tutti pronti a gridare la propria natura e ad emergere dalle profondità più recondite del nostro animo. Insomma l’Avanposto torna a prestare la propria voce a Napoli e ad accogliere un pubblico appassionato e curioso di progetti fuori dai classici circuiti».
Aggiunge Michele Gentile, direttore generale e produttore del Parioli Costanzo di Roma: «Siamo molto onorati come teatro Parioli di aver stretto una collaborazione con il Teatro Avanposto Numero Zero di Napoli sia per il grandissimo valore che esprime nell’ambito della sperimentazione teatrale, sia per il grande spessore culturale degli spettacoli che mette in scena. Considero Egidio un grande artista-intellettuale e un nostro carissimo amico. Siamo orgogliosi di collaborare con lui, la sua compagnia e la sua struttura».
Si parte con Vito Carnale, 9-11 gennaio 2025, la nuova opera di Carbone che dopo i successi in forma ridotta di Venezia e Avignone debutta nella inedita messa in scena al Teatro Avanposto di Napoli, per poi essere ospitata nel cartellone nazionale del Teatro Parioli di Roma l’11 febbraio 2025. Il 15 e 16 febbraio al Piccolo Teatro del Giullare di Salerno
Gli altri interpreti:  Ottavia Orticello, Ludovica Turrini, Francesco Maria Cordella, Selin Akman, Irma Ciaramella, con la voce inedita di Enzo Moscato che recita il testo di Vito Carnale. 
La storia di Vito Carnale è quella di un uomo insolente, aspro, patetico, l’essenza spietata e sovversiva dei margini della vita. Urla la sua invettiva contro il consumismo dei sentimenti e l’ipocrisia di un tempo che lascia indietro chi non riesce a stare al passo con la società contemporanea. Il suo monologo a più voci, la sua trascendenza disturbante, sfocia nella satira cruda e spietata, nel thriller: chi è Angelina? Esiste? Di chi è quel corpo esanime riverso sul divano? C’è qualcosa del suo passato che non torna e lo ha costretto a ridursi quasi in fin di vita. Ospitato al Festival di Avignone nel luglio 2024, lo spettacolo ha riscosso curiosità tra attori e critici d’oltralpe e godrà nel 2025 della traduzione e della messa in scena in francese.
Il 16 e 17 gennaio tocca a Borde(r)lline che vede protagonista Emilio Massa, spettacolo inserito all’interno della rassegna We Love Enzo. Una piccola maratona dei 40 anni di carriera per l’attore di Bacoli, che dà voce ai testi di Enzo Moscato (Facce ‘e San Gennaro, Pagnuttella), di Gennaro Ranieri (Tristana), oltre al testo di Rodolfo Fornario intitolato Ninuccia Esposito.
Il 21, 22, 23 febbraio Sul sentiero di Ercole, del regista e attore Francesco Maria Cordella, produzione Acts Theater. Uno spettacolo che intreccia le 12 fatiche di Ercole con i 12 segni zodiacali, attraverso la correlazione tra mito e astrologia: il celebre eroe con le sue fatiche disegna il cammino di consapevolezza che ogni uomo è chiamato a fare nel suo viaggio terreno, secondo il percorso espresso dallo zodiaco e le teorie dell’astrologia alchemica.
L8 e 9 marzo Anita Mosca presenta il suo Doppio specchio. Un viaggio nel femminile attraverso gli occhi di una madre e una figlia, che si confrontano con una società tradizionalista e con i propri desideri di autodeterminazione.
Il doppio specchio è simbolo del riiflesso della madre nella figlia e viceversa, un rapporto in cui si manifestano non solo affetto e comprensione, ma anche i limiti imposti dalla società e le sfide dell’indipendenza femminile. Lo spettacolo vede in scena Anita Mosca e Isabella Mosca Lamounier.
Il 21, 22, 23 marzo, Al-Ahram (produzione Teatro Avanposto), reading sui testi del drammaturgo Mohammed Salmawy, tra i più importanti intellettuali egiziani i cui scritti sono letti in tutto il mondo. Ex presidente della Writers Union of Egypt, è uno dei principali editorialisti, drammaturghi e romanzieri d’Egitto. Tra i suoi titoli, Butterfly Wings, opera profetica che anticipò la rivoluzione del 2011 sfociata nella cacciata del presidente Hosni Mubarak, e The Last Station: Naguib Mahfouz Looking Back (da annotare che Naguib Mahfouz è stato Premio Nobel e maestro dello stesso Salmawy).
Il 29 e 30 marzoA little gossip never killed nobody di Chiara Arrigoni, regia di Francesca Caprioli, con Chiara Arrigoni, Giulia Gallone, Ottavia Orticello: un progetto della compagnia Le ore piccole. Tre operaie sono logorate dal lavoro in fabbrica che soffoca la speranza del futuro e la dimensione del desiderio. Un giorno però, cambia qualcosa: le tre donne sperimentano l’euforia di progettare un riscatto, personale e collettivo, e scoprono di avere il potere di cambiare la realtà.
L’11, 12, 13 aprile Alice nelle fogne delle meraviglie, di e con Angela Dionisia Severino, regia di Lauraluna Fanina. Il racconto di un sogno, che porta Alice nel sottosuolo di una periferia napoletana dove un esercito di topi vede in lei la regina che li può portare a riconquistare la luce.
Una fiaba metropolitana che unisce il racconto di un classico alle derive contemporanee che stanno vivendo le nostre città. Dalla gentrificazione alla turistificazione, dall’appropriazione indebita dello spazio pubblico all’ossessione verso il decoro urbano. Un fantasy cittadino proposto da un’attrice che alterna il linguaggio scientifico-divulgativo alla forma più antica del “cunto” napoletano.
Il 18, 19, 20 aprile Emiliana Bassolino in Dittico tragicomico. Un adattamento dei racconti di narrativa italiana contemporanea e del Novecento, sul tema del desiderio.
Il 14, 15, 16 giugno chiude la rassegna Prosaica,  Facchini, l’opera ancora inedita in Italia di Manlio Santanelli, mai messa in scena nei teatri italiani e adesso prodotta da Teatro Avanposto Numero Zero. 
In un albergo abbandonato a sé stesso, l’azione si svolge attraverso personaggi, due bizzarri facchini e un direttore che attende qualcuno: una principessa polacca di cui è follemente innamorato. Ma la donna ha una connotazione specifica: mancata aspirante suicida con molti fallimenti alle spalle, ha scoperto il suo vero talento, che è quello di essere un’ottima istigatrice al suicidio. Va quindi girando per il mondo convincendo la gente a togliersi il vizio di vivere.
In questo mese di dicembre, poi, è stata proposta la prima edizione del festival costitutivo, diretta Miriam Russo e Davide Speranza, e ideata sul Modello della Teoria dell’Attore Costitutivo (già presentata a Napoli, Milano, Mosca, New York, Parigi e Il Cairo). 
La Teoria dell’attore costitutivo è un modo di rappresentare l’essere umano in scena e nel tempo scenico, a partire dall’indagine sulla materia, osservata nella sua parte più intima, attraverso i legami scientifici e filosofici che la costituiscono. Un tuffo per svelare le affinità tra visibile e invisibile. Tra gli ospiti, scienziati, drammaturghi, docenti, critici, attori, psicoterapeuti e filosofi.
Quattro serate che sono state divise tematicamente:  Che significa fare sperimentazione? L’intimità della materia; Come si definisce un legame?; Chi è il vero ribelle? La libertà nella negazione; Come si sperimenta nell’arte?
E poi c’è la rassegna film in pellicola Sottosopra diretta da Miriam Russo: un appuntamento per dare al pubblico la possibilità di guardare le immagini della realtà da un punto di vista diverso, sottosopra. Una serie di appuntamenti con proiezioni di lungometraggi in pellicola in formato 35 mm e 16 mm, ma anche la prima di un cortometraggio in digitale. Il progetto è in collaborazione con il proiezionista Antonio Liguoro e l’attrice Ludovica Turrini. Le proiezioni saranno effettuate con il proiettore storico Victoria IV-B cinemeccanica del 1935.
Il 22 gennaio “La città incantata” di Hayao Miyazaki; il 26 febbraio “Senza tetto né legge” di Agnes Varda; il 5 marzo “Diario Napoletano” di Francesco Rosi; il 19 marzo “Il postino” di Massimo Troisi, Michael Radford; 26 marzo “Fantasia”, produzione Walt Disney; il 2 aprile Due Battiti (2023) cortometraggio di Marino Guarnieri e Gatta Cenerentola (2017) di Marino Guarnieri, Alessandro Rak, Dario Sansone, Ivan Cappiello.

Qui sopra, Manlio Santanelli. In copertina, il teatro fondato
da Egidio Carbone Lucifero durante la conferenza stampa


Spazio anche alle presentazioni di testi drammaturgici Nel Midollo/ Rassegna di libri, storie e cellule di teatro (diretta da Davide Speranza). Il 24 gennaio alle 19 tocca a Manlio Santanelli che parlerà del suo Regina Madre pubblicato con Avanposto. Il 7 febbraio: incontro con Antonia Lezza per iòlibro “Tà-kài-tà-Eduardo per Eduardo” di Enzo Moscato (Editoria & Spettacolo). Il 14 marzo Pasquale  De Cristofaro discuterà di “Lei se ne va” di Jerónimo López Lozo (CorpoNovecento-Francesco D’Amato editore). Il 4 aprile 2025 ore 19 saràlavolta di Francesco Cotticelli (docente di discipline dello spettacolo) Il 30 maggio: Quando l’arte bussa a Teatro con Massimo Maiorino per il libro “La pianta dal fiore giallo-Beuys a Napoli” (Artem).
Per saperne di più
https://www.instagram.com/teatroavanposto/

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