Troppo spesso si dimentica che il nostro martoriato ma splendido territorio campano ha dato vita a talenti e a persone che hanno contribuito alla crescita culturale e civile del Paese. il caso di Giovan Battista Basile (1575-1632). Sul luogo della sua nascita ci sono due versioni la prima, di crociana memoria, che lo vuole nato a Napoli, la seconda a Giugliano. Quest’ultima ipotesi è frutto di Emanuele Coppola, direttore della biblioteca comunale del comune campano. Ma tra dispute di ogni genere a vincere è sempre l’opera che, in questo caso, testimonia quanto la carta stampata riesca a mantenersi giovane anche nell’oceano virtuale.
Il progetto culturale di rivalutazione della nostra tradizione letteraria, messo in atto dalla casa editrice “L’Isola dei Ragazzi”, nell’ambito della collana “La Nostra Storia”, si pone l’obiettivo di recuperare tradizioni e avvenimenti, per restituire le opere ai ragazzi e per non dimenticare il nostro passato. E in questo spazio editoriale dal 2005 s’inserisce la pubblicazione del Pentamerone di Giambattisita Basile, “Lo Cunto de li Cunti”, a cura di Domenico Basile e Grazia Zanotti Cavazzoni (libro + CD € 16.00 a volume).
I testi sono rivolti a ragazzi tra i 9 e i 14 anni, ma non si esclude che possano essere adottati anche nelle prime classi della secondaria di secondo grado. L’ultimo nato dei cinque è la “Terza giornata” che raccoglie dieci fiabe precedute da una divertente premessa nella quale l’autore si racconta in prima persona e descrive per grandi linee l’opera.
Il testo è corredato da una batteria di giochi collegati con le fiabe dagli anagrammi alle parole intrecciate; dagli acrostici ai mesostici, dai logogrifi ai metagrammi; giochi di gruppo oppure da fare individualmente. Obiettivo accostare la lettura della fiaba all’attivit ludica. Ogni testo della raccolta ha un settore di giochi legato a uno specifico filone. Il primo è tutto incentrato sulla musica; il secondo sul teatro che rappresenta un ottimo spunto per la drammatizzazione tanto stimolante per i ragazzi; il terzo è tutto basato sui giochi enigmistici. Giochi, canzoni, teatro incoraggiano la lettura in fondo ne era convinto Basile stesso che giocando giocando introduceva la narrazione.
Il testo è corredato da un cd che rappresenta quasi un’altra trascrizione, nella quale non è mai dato troppo spazio alle immagini in piena coerenza con la più attenta rivalutazione del testo scritto.
Un linguaggio semplice e fluido caratterizza la traduzione pur nel rispetto dell’originale, restituendo alla Campania un autore in una chiave di lettura nuova ed efficace. Con un pizzico di orgoglio.
In alto, una tavola tratta dal volume di Basile (ed. L’Isola dei Ragazzi)
9 ottobre 2008