Un tuffo nel passato, riletto con gli occhi del presente. Per la sesta edizione di “Vienimi ‘nzuonno “la rassegna nata da un progetto della cooperativa Ideas dedicata al linguaggio della memoria prende il via sabato 18 gennaio l’iniziativa Aegyptia sacra, realizzata in collaborazione con la Isidis Route e G8 Mobili, patrocinata dalla Provincia di Benevento, dal Comune di Benevento, con la partecipazione dell’egittologo Massimiliano Nuzzolo del dipartimento di studi storici all’università di Torino.
Una manifestazione che pone al centro l’educazione al patrimonio: inizierà con un tema affascinante dal titolo “L’onirico, le streghe del Sannio e le atmosfere egizie”, a Janua, Museo delle streghe nel Palazzo Paolo V. Un’immersione nel mondo simbolico e misterioso dei miti e delle leggende del Sannio.
L’esposizione, concepita dalla cooperativa Idea, ente gestore del Museo antropologico della magia popolare, sarà presentata dall’antropologa Maria Scarinzi, autrice con Mario de Tommasi del testo “I confini del Mondo Magico”, un’attenta ricerca sui “riti di passaggio” raccontati da testimoni della memoria.
Nelle sale di Janua Museo delle Streghe si narra di oggetti di uso magico, sacrale, o superstizioso, come santini, ex voto, feticci, erbe di potere, nonché da video istallazioni e da un’area dal titolo Sanare e scongiurare: le erbe di Janua, incentrata sui rimedi della medicina popolare. Sabato 18 gennaio si coglierà l’occasione per mostrare agli studenti delle scuole beneventane le corrispondenze con il mondo magico egizio, oggetti, amuleti, pratiche rituali utilizzati per contrastare insidie e paure del quotidiano e, soprattutto, per assicurarsi un cammino sereno nell’aldilà finalizzati alla protezione di chi li indossava, erano utilizzati sia in vita che dopo la morte e raffiguravano ogni cosa esistente: dagli animali agli elementi del cosmo, dalle divinità agli emblemi regali.
Sarà possibile anche degustare la basbousa, un dolce egizio, molto popolare ancora oggi e i “Tozzetti di Iside” dell’impresa dolciaria beneventana Morgana Magia dei Sapori.
La storia millenaria di Benevento è strettamente legata i simboli del culto di Iside; al Museo Arcos Nuzzolo, illustrerà il valore della collezione egizia considerata la più importante in Occidente per la straordinaria concentrazione di manufatti originali.
A Benevento, infatti, si trovava uno dei più importanti templi di Iside dell’Impero romano, i cui resti, ancora da scoprire, rappresentano una grande sfida per la moderna archeologia.
Nel pomeriggio, nella sala congressi di Arcos si proseguirà con “La rotta di Iside sull’Appia Unesco”, un incontro aperto al pubblico di appassionati, alle associazioni, alla stampa e agli operatori del turismo per presentare alcune buone pratiche di successo, già adottate da ecomusei e musei nazionali e internazionali per coinvolgere attivamente il visitatore.
Marco Sciascia, arche liutaio di fama internazionale, illustrerà il percorso di ricostruzione del pantheon di strumenti musicali antichi e gli aggiornamenti sulle attività di recupero di antichi brani musicali, suonati con repliche di strumenti del passato, una ricerca di archeologia sperimentale che coinvolge musicologi in tutto il mondo, nonché università europee che collaborarono al progetto “emaproject.eu” finanziato dalla comunità economica europea.
Operatrice di turismo esperienziale in Campania, Petronilla Liucci presenterà , invece, il laboratorio La Lampada di Iside inserito nel progetto “La Rotta di Iside sull’Appia Unesco”, itinerario turistico che ha come obiettivo la promozione turistica delle atmosfere del patrimonio culturale isiaco, sulla Regina Viarum , che include la festa rituale del Navigium Isidis, celebrata in onore di Iside, protettrice dei naviganti (Iside Pelagia) ambientata e ricostruita su basi scientifiche.
La Isidis Route punta ad attrarre l’interesse di stakeholders nazionali ed europei che condividono educazione al patrimonio in living experience per divulgare il messaggio di pace retaggio del culto della Dea.
Studi approfonditi hanno dimostrato che la cultura dell’antico Egitto trapiantata su suolo italico in età romana ha trovato nei territori del Sannio e di tutta la Campania Felix un’ampia diffusione dando vita a un’eredità artistica e culturale straordinaria come documentano i reperti beneventani, l’iseo di Pompei, il culto di Iside Pelagia a Pozzuoli, i resti dei sepolcri dei Milites devoti a Iside a Miseno, Monte di Procida, il patrimonio di archeologia subacquea di Baia, le dimore dei Sanniti a Ercolano, la sezione egizia del Mann, la lapide di Cantria Longina, sacerdotessa di Iside a Mirabella Eclano, il tempio di Cuma.
Una ricchezza immensa e complessa che offre numerosi spunti di approfondimento e di divulgazione. Seguirà la lectio magistralis di Nuzzolo dedicata “A Domiziano l’amato di Iside”, l’imperatore che negli anni 88-89 d.C., fece costruire uno splendido santuario alla dea, mosso da una scelta politica più che religiosa, nonostante da giovanissimo, furono proprio i sacerdoti isiaci del tempio di Roma a salvarlo da Vitellio, nemico del padre Vespasiano che voleva la sua morte. Domiziano, che si era autoproclamato dominus et deus, signore e divinità, mirava così a legittimare il suo potere assoluto, contro il Senato e contro le religioni monoteiste ebraico-cristiane. Non a caso, uno dei reperti della collezione egizia beneventana lo ritrae come faraone e su due obelischi rinvenuti in città viene identificato con Horus, figlio di Iside, madre del Dio e Signora di Benevento.
Aegyptia Sacra celebra così le buone pratiche, tracciando un concreto percorso per creare sinergie nella comunità educante, dove le nuove generazioni attraverso i moderni linguaggi possano vivere l’intercultura e la cooperazione nel rispetto del passato e dei valori del proprio territorio. (Fiorella Franchini)
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Nella foto di Fiorella Franchini, uno scorcio del Museo Arcos
Benevento/ Sacred Aegyptia: a journey into the past with the eyes of the present. The fascination of ancient Egypt and the talismans of popular culture
A plunge into the past, reread with the eyes of the present. For the sixth edition of “Vienimi”nzuonno, the review born from a project of the Cooperative Ideas dedicated to the language of memory, the initiative Aegyptia sacra, realised in collaboration with the Isidis Route and G8 Mobili, sponsored by the Province of Benevento, the Municipality of Benevento, with the participation of the Egyptologist Massimiliano Nuzzolo from the Department of Historical Studies of the University of Turin, launches on Saturday 18 January.
An event focused on heritage education: it begins with the fascinating theme of “The Oneiric, the Sannio witches and Egyptian atmospheres”, at Janua, the witches’ museum in Palazzo Paul V. An immersion in the symbolic and mysterious world of Sannio’s myths and legends.
The exhibition, conceived by the Consortium Idea, the management body of the Anthropological Museum of Popular Magic, is presented by the anthropologist Maria Scarinzi, author with Mario de Tommasi of the text “I confini del Mondo Magico” (The borders of the magic world), a careful research on the “rites of passage” narrated by witnesses of memory.
In the rooms of the Janua Museo delle Streghe (Witches’ Museum), objects of magical, sacred or superstitious use, such as holy cards, votive offerings, fetishes and powerful herbs, will be told through video installations and an area called Sanare e scongiurare: le erbe di Janua (To heal and to ward off: the herbs of Janua), which focuses on popular remedies.
On Saturday the 18th of January, students from Benevento schools will have the opportunity to discover the correspondences with the Egyptian magical world, objects, amulets and ritual practices that were used to ward off the dangers and fears of everyday life and, above all, to guarantee a peaceful path to the afterlife, in order to protect the wearer.
They were used both in life and after death and represented everything that existed: from animals to the elements of the cosmos, from deities to royal emblems.
It will also be possible to taste the basbousa, an Egyptian dessert that is still very popular today, and the ‘Tozzetti di Iside’ made by the Benevento confectioner Morgana Magia dei Sapori.
The millenary history of Benevento is closely linked to the symbols of the cult of Isis. At the Arcos Museum Nuzzolo will illustrate the value of the Egyptian collection, considered the most important in the West for its extraordinary concentration of original artefacts.
Benevento was the site of one of the most important temples to Isis in the Roman Empire, the remains of which are still to be discovered and represent a major challenge for modern archaeology.
In the afternoon, the Arcos Conference Centre will host ‘La rotta di Iside sull’Appia Unesco’, a meeting open to the public, lovers, associations, the press and tourism operators, to present some of the best practices already adopted by national and international ecomuseums and museums to actively involve visitors.
Marco Sciascia, an internationally renowned luthier-archaeologist, will illustrate the reconstruction of the pantheon of ancient musical instruments and provide an update on the recovery of ancient musical pieces played on replicas of instruments from the past, an experimental archaeological research involving musicologists from all over the world and European universities collaborating in the “emaproject.eu” project financed by the European Economic Community.
An immense and complex wealth that offers numerous insights and understandings. This is followed by Nuzzolo’s Lectio magistralis, dedicated to ‘A Domiziano l’amato di Iside’ (Domitian the Beloved of Isis), the emperor who, in 88-89 AD, had a sumptuous sanctuary dedicated to the goddess built, motivated by a political rather than a religious decision, despite the fact that when he was very young, it was the Isiac priests of the temple in Rome who saved him from Vitellio, the enemy of his father Vespasiano, who wanted to kill him.
Domitian, who had proclaimed himself Dominus et Deus, Lord and God, wanted to legitimise his absolute power, against the Senate and against the Judeo-Christian monotheistic religions. It is no coincidence that one of the artefacts in the Egyptian collection of Benevento depicts him as a pharaoh, and on two obelisks found in the city he is identified with Horus, son of Isis, mother of the god and Lady of Benevento.
Aegyptia Sacra is a celebration of good practice, a concrete way of creating synergies in the educational community, where new generations can experience interculturalism and cooperation through modern languages, while respecting the past and the values of their own territory. (Fiorella Franchini)