Un frammento ritrovato. Dopo due secoli torna alla luce la testa della Vergine appartenente alla pala marmorea di Pietro Bernini, padre di Gian Lorenzo.
Sabato 4 settembre (ore 19,30) ad Amantea (Cosenza), nel complesso monumentale di San Bernardino, verr restituito alla collettivit il frammento disperso di quest’opera d’arte di enorme rilievo. Frammento ritrovato recentemente dallo storico dell’arte Mario Panarello, in una dimora privata. Il riconoscimento avvenuto su base stilistica è stato comprovato dal combaciare del brano con la parte mutila dell’altorilievo. L’opera, databile agli ultimi anni del cinquecento rappresenta, nella produzione dello scultore toscano, l’unico altorilievo presente in Calabria. Ascrivibile al periodo giovanile dell’artista documenta una notevole abilit tecnica e un’intensa capacit espressiva in un linguaggio gi definito, che connota l’autore come uno dei più importanti scultori della tarda maniera.
Bernini si era trasferito a Napoli, citt natale della moglie Angelica Galante, per lavorare al cantiere della Certosa di San Martino, dove è custodita la sua “Carit di San Martino”. Proprio a Napoli, nacque il figlio. Tra le opere realizzate in citt , la Fontana del Nettuno e la Fontana del Gigante, in collaborazione con Michelangelo Naccherino. Non solo, creò anche un cospicuo numero di fontane da giardino per le famiglie ricche della citt .
Interverranno all’iniziativa, Fabio De Chirico, soprintendente Bsae della Calabria; Gregorio Carratelli, priore arciconfraternita ss. Immacolata di Amantea; Francesco Tonnara, sindaco di Amantea; Domenico Bevacqua, vicepresidente provincia di Cosenza; Mario Caligiuri, assessore regionale istruzione e cultura; Francesco Celestino, custode provinciale frati minori conventuali; Alessandra Anselmi, universit della Calabria; Francesco Prosperetti, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria; Mario Panarello, universit della Calabria e Giuseppe Mantella, restauratore.
Nella foto in alto, un particolare del frammento