Il teatro in Biblioteca. Svela le sue carte. Dal oggi, martedì 17 maggio (dalle 16), alla Nazionale di Napoli il pubblico potrà entrare nel mondo di chi ha fatto grande il palcoscenico napoletano.
Napoli in scena è la mostra proposta che dà il brivido e l’emozione di entrare nello studio di Nino Taranto (llestito in una sala della bilioteca), ma anche di curiosare tra le sue foto, bozzetti, manoscritti e programmi di sale.
L’iniziativa (cofinanziata dalla Regione Campania Pop 2014-2020) è curata da Francesco Cotticelli e Gennaro Alifuoco per il progetto scenico e multimediale Kaos Produzioni con la direzione artistica di Stefano Gargiulo. E prende spunto dalle collezioni custodite nella specialissima sezione Lucchesi Palli, della biblioteca napoletana.che appartengono al patrimonio bibliotecario e svela l’archivio del regista e scrittore napoletano Giuseppe Patroni Griffi, recentemente donato.
Racconti, romanzi, copioni, sceneggiature cinematografiche, lettere, manifesti cinematografici e teatrali di un protagonista del Novecento e l’ingente raccolta di foto di scena e scatti privati, di grande interesse, una straordinaria galleria di immagini popolata dai tanti interpreti che hanno calcato i palcoscenici e i set cinematografici nell’arco di quarant’anni..
Tra gli altri documenti esclusivi esposti per la prima volta, anche le lettere autografe di Eduardo Scarpetta a Gabriele D’Annunzio, vergate dalla grafia netta e potente del Vate che esprime il disappunto per l’oltraggio ricevuto, sottilmente infastidito dalla «questione sciosciammocchesca» (Scarpetta aveva scritto e rappresentata la parodia de “La figlio di Iorio”) sui cui si sofferma il film di Mario Martone, “Qui rido io”,
Si tratta della prima causa di diritto d’autore in Italia, che fa emergere la libertà dell’inventiva e la collaudata sapienza attoriale. La vicenda, che si conclude con la vittoria sul piano giuridico di Scarpetta, segna tuttavia una cesura con le tradizioni e le pratiche teatrali ottocentesche e il nuovo gusto e il nuovo pubblico nel 900.
L’esposizione ci fa immergere nell’universo dello spettacolo partendo d testi antichi, come il manoscritto seicentesco di Francesco Antonio Nigrone, dove c’è una delle prime rappresentazioni iconografiche della maschera di Pulcinella. Una maschera che sopravvive, come dimostrano le foto ingiallite dei grandi pulcinella da Petito a Salvatore De Muto e dimostra come la tradizione del teatro comico rimane sempre viva e persistente.
All’inaugurazione di oggi interverranno: Maria Iannotti, direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, Andrea Mazzucchi, direttore del dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II, Rosanna Romano, Direttore Generale Politiche culturali della Regione Campania, i curatori della mostra Francesco Cotticelli e Gennaro Alifuoco, il direttore artistico Stefano Gargiulo. Recital di di Lalla Esposito su testi e musiche di Raffaele Viviani.
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Napoli in scena. Documenti e immagini dalle raccolte della Biblioteca Nazionale di Napoli” , 17 maggio – 15 settembre 2022