Bologna/ Il Mambo festeggia i suoi primi 50 anni con una mostra dedicata all’ironia. La risata come arma femminista contro il patriarcato: tra le opere esposte, anche le pizze della napoletana Rosa Panaro

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Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo. Il museo d’arte moderna di Bologna (Mambo) festeggia i suoi primi 50 anni con la mostra curata da Lorenzo Balbi e Caterina Molteni che si inaugura oggi, mercoledì 5 febbraio (dalle 18 alle 21), e resterà aperta fino al 7 settembre, nella sala delle Ciminiere,. Settanta artisti, oltre 100 opere e documenti d’archivio per attraversare la creatività del nostro paese dalla metà del ‘900 a oggi.
Importante la presenza delle donne come la salernitana Tomaso Binga (all’anagrafe Bianca Pucciarelli Menna) e la napoletana Rosa Panaro.
L’esposizione ha come sponsor principale il Gruppo Hera. Sostenuta dal Trust per l’arte contemporanea, fa parte di Art city Bologna 2025 (calendario di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna in occasione di Arte Fiera).
Filo conduttore è l’ironia che emerge come strategia estetica e critica che rimanda a significati profondi senza esprimerli direttamente. Artiste e artisti di diverse generazioni ne hanno abbracciato la forza destabilizzante per mettere in discussione concetti sociali consolidati. Un modo per ripercorrere la storia dell’arte e declinarne le espressioni mediante il paradosso, il legame con il gioco, il nonsense.
E l’ironia si trasforma persino in arma femminista per combattere la cultura patriarcale come è evidente nelle opere di Binga e Panaro che sceglie la cartapesta per il suo sberleffo al maschilismo e ai pregiudizi in gener . In questo caso, umorismo e risata rappresentano un espediente efficace per prendere di mira i valori fallocentrici della società italiana.

Qui sopra, “Tre quarti di pizza” (ca 1980)
In copertina, Rosa Panaro e in basso una delle sue salamandre


Ecco tutti gli artisti in esposizione: Carla Accardi, Vincenzo Agnetti, Enrico Baj, Nanni Balestrini, Riccardo Baruzzi, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Luther Blissett, Alighiero Boetti, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Marcella Campagnano, Maurizio Cattelan, Guendalina Cerruti, Giuseppe Chiari, Daniela Comani, Roberto Cuoghi, Giorgio De Chirico, Giuseppe De Mattia, Gino De Dominicis, Antonio Donghi, Donne/Immagine/Creatività, Lia Drei, Pablo Echaurren, Roberto Fassone, Lara Favaretto, Giosetta Fioroni, Chiara Fumai, Alberto Garutti, Aldo Giannotti, Piero Gilardi, Piero Golia, Gruppo XX, Ketty La Rocca, Sergio Lombardo, Arrigo Lora Totino, Lina Mangiacapre, Piero Manzoni, Lucia Marcucci, Eva Marisaldi, Eva & Franco Mattes, Fabio Mauri, Maurizio Mercuri, Marisa Merz, Aldo Mondino, Liliana Moro, Bruno Munari, Giulia Niccolai, Valerio Nicolai, Giancarlo Norese, Luigi Ontani, Rosa Panaro, Clemen Parrocchetti, Pino Pascali, Diego Perrone, Cesare Pietroiusti, Marinella Pirelli, Michelangelo Pistoletto, Paola Pivi, Lisa Ponti, Emilio Prini, Carol Rama, Silvia Rosi, Cinzia Ruggeri, Salvo, Alberto Savinio, Greta Schödl, Lorenzo Scotto di Luzio, Enrico Scuro, Davide Sgambaro, Adriano Spatola, Aldo Spoldi, Alessandra Spranzi, Valentina Tanni, Federico Tosi, Franco Vaccari, Francesco Vezzoli, Patrizia Vicinelli, Italo Zuffi.
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https://www.museibologna.it/mambo/

Bologna/ The Mambo celebrates its first 50 years with an exhibition dedicated to irony. Laughter as a feminist weapon against patriarchy: among the works on display are the pizzas of Neapolitan artist Rosa Panaro

Easy irony. Irony in Italian art of the 20th and 21st centuries. The Museum of Modern Art in Bologna (Mambo) is celebrating its first 50 years with an exhibition curated by Lorenzo Balbi and Caterina Molteni, which opens today, Wednesday 5 February (from 6 to 9 p.m.) and will be on show in the Ciminiere Room until 7 September. Seventy artists, more than 100 works and archival documents to traverse the creativity of our country from the mid-20th century to the present day.
The presence of women is important, such as that of the Salerno-born Tomaso Binga (Bianca Pucciarelli Menna) and of the Neapolitan Rosa Panaro.
The main sponsor of the exhibition is the Hera Group. Supported by the Trust for Contemporary Art, it is part of Art City Bologna 2025 (a calendar of exhibitions, events and initiatives promoted by the Municipality of Bologna on the occasion of Arte Fiera).
The unifying thread is irony, which emerges as an aesthetic and critical strategy that refers to deep meanings without expressing them directly. Artists of different generations have used its destabilising power to question established social concepts. It is a way of tracing the history of art and its forms of expression by following the paths of paradox, joke, and nonsense.
And irony even becomes a feminist weapon against patriarchal culture, as in the works of Binga and Panaro, who uses papier-mâché to mock male chauvinism and prejudice in general. In this case, humour and laughter are an effective means of attacking the phallocentric values of Italian society.
Here are all the exhibiting artists: Carla Accardi, Vincenzo Agnetti, Enrico Baj, Nanni Balestrini, Riccardo Baruzzi, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Luther Blissett, Alighiero Boetti, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Marcella Campagnano, Maurizio Cattelan, Guendalina Cerruti, Giuseppe Chiari, Daniela Comani, Roberto Cuoghi, Giorgio De Chirico, Giuseppe De Mattia, Gino De Dominicis, Antonio Donghi, Donne/Immagine/Creatività, Lia Drei, Pablo Echaurren, Roberto Fassone, Lara Favaretto, Giosetta Fioroni, Chiara Fumai, Alberto Garutti, Aldo Giannotti, Piero Gilardi, Piero Golia, Gruppo XX, Ketty La Rocca, Sergio Lombardo, Arrigo Lora Totino, Lina Mangiacapre, Piero Manzoni, Lucia Marcucci, Eva Marisaldi, Eva & Franco Mattes, Fabio Mauri, Maurizio Mercuri, Marisa Merz, Aldo Mondino, Liliana Moro, Bruno Munari, Giulia Niccolai, Valerio Nicolai, Giancarlo Norese, Luigi Ontani, Rosa Panaro, Clemen Parrocchetti, Pino Pascali, Diego Perrone, Cesare Pietroiusti, Marinella Pirelli, Michelangelo Pistoletto, Paola Pivi, Lisa Ponti, Emilio Prini, Carol Rama, Silvia Rosi, Cinzia Ruggeri, Salvo, Alberto Savinio, Greta Schödl, Lorenzo Scotto di Luzio, Enrico Scuro, Davide Sgambaro, Adriano Spatola, Aldo Spoldi, Alessandra Spranzi, Valentina Tanni, Federico Tosi, Franco Vaccari, Francesco Vezzoli, Patrizia Vicinelli, Italo Zuffi.



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