Attirare lo sguardo sulla cultura di questi tempi non è impresa facile. N in Italia, n in Europa. Dove lo spread infiamma le borse bruciando quattrini e mettendo in pericolo il respiro dell’euro. E per chi percorre sentieri culturali l’idea è un tarlo indispensabile per salire sul proscenio e imporsi allo sguardo scegliendo un palcoscenico importante. Da questo tarlo Antonio Manfredi, direttore del museo d’arte contemporaneo di Casoria, sicuramente è posseduto da quando è nata la sua creatura, nel 2005, che ha affidato alla genialit di artisti napoletani e non, dando spazio a opere, installazioni e video.
Messo sotto scacco (e sfratto) dall’impossibilit di pagare le bollette dello spazio comunale, per farsi sentire ha cominciato a gridare a modo suo. Come? Bruciando per primo la propria opera e facendo squadra con gli artisti che compongono la collezione del museo, imponendosi all’attenzione del mondo, scatenando la guerra dell’arte con roghi e traducendone le ceneri in performance/video presentato all’importante rassegna tedesca dOCUMENTA di Kassel .
Dalla Germania all’Austria, il passo è breve. E nei bei giardini della citt di Mozart, che circondano il castello di Mirabell, porta la mostra CAMouflage. Vernissage, il 9 agosto alle 19, in uno dei luoghi più belli Salisburgo che prese vita da un dono d’amore seicentesco dell’arcivescovo Dietrich von Raitenau alla sua amata Salome dalla quale ebbe 15 figli.
Mostra che è anche urlo contro la miopia politica. che taglia i fondi destinati alle iniziative culturali, e non solo in Italia, riducendo al massimo la possibilit artistica di esprimersi. Quindi, le foto degli artisti (carta da manifesto) alla fine dell’evento potranno essere asportate ed eliminate perch in futuro forse non ci sar l’opportunit di esporre in spazi pubblici. Ciononostante l’arte resiste e continua a esistere.
Spiega Manfredi. “Ho sempre pensato che l’arte fosse un veicolo di informazioni, di sensazioni e di idee, tutte collegate all’individuo e alla societ in cui vive. La produzione artistica diventa quindi specchio del tempo in cui si sviluppa mostrando, talvolta in modo spietato, il malessere del vivere … Solo un’azione forte avrebbe potuto scuotere le coscienze, solo un gesto, ovviamente che fosse espresso con un linguaggio a me consono, sarebbe stato il giusto campanello d’allarme. Nasce cos l’idea di questa mostra, di camuffare le opere d’arte, di trasformarle in fotocopie, di svilirne il valore proprio per farne apprezzare l’unicit .”
Un’occasione per vedere artisti di tutto il mondo uniti da una provocazione in uno scenario magnifico, movimentato dal festival della musica che ogni anno richiama una folta schiera di appassionati e turisti.
Gli artisti che espongono
Jesus Avila USA, Andrew Branscombe UK, John Brown WALES (UK), Renate Christin GERMANY , Alemka Đivoje CROATIA, Fabio Donato ITALY , Luciano Ferrara ITALY, Anna Francis UK , Helga Gasser AUSTRIA , Iabo ITALY , Johann Jascha AUSTRIA, Lello Lopez ITALY , Gian Piero Manca ITALY , Antonio Manfredi ITALY , Oreste Pipolo ITALY , Filippos Tsitsopoulus GREECE , Huang Yan CHINA , Qing Yue CHINA, Gloria Zoitl AUSTRIA , Emma Wood UK
GALERIE ZWERGELGARTEN
MIRABELLGARTEN / 5024 SALZBURG
kultur.stadt-salzburg.at / Tel. 0662 8072-3421
Fino al 18 settembre
Luned- venerd dalle 10 alle 18
Nella foto in alto, uno scatto di Pipolo. In baso, da sinistra, opere di Iabo e Donato