Da Terra dei fuochi a itinerario ecoturistico, la reggia di Carditello. Domenica 2 maggio, alle 10, saranno inaugurati l’Oasi naturale e il sentiero dei gelsi con la prima passeggiata guidata dalla stazione di Capua all’antico sito. Il suo rilancio riparte da viaggi lenti e sostenibili – da percorrere in handbike, in bicicletta e a piedi e una nuova offerta ecoturistica dedicata agli amanti della natura e dello sport.
Un innovativo modello di fruizione per i beni culturali, completamente orientato al benessere dei visitatori, all’inclusività e allo sviluppo del territorio, ormai bonificato grazie all’azione della Fondazione guidata dal presidente Luigi Nicolais, in sinergia con Regione Campania, SMA Campania, Comuni di San Tammaro e Capua.
La prima camminata dalla stazione di Capua alla Reggia di Carditello si svolgerà con gruppi distanziati – guidati dagli accompagnatori esperti della Federazione italiana camminatori sportivi – che all’arrivo avranno la possibilità di utilizzare l’accogliente area pic-nic del sito borbonico (per informazioni, orari e prenotazione obbligatoria scrivere a prenotazione@fondazionecarditello.org).
Un antico itinerario, tanto caro alla regina Maria Carolina, recuperato dalla Fondazione e dal comitato Il Gelso, nell’ambito del protocollo per il monitoraggio e la tutela ambientale del territorio siglato dalla Fondazione con comitati e associazioni locali, che ora avranno il compito di segnalare agli enti gli interventi di bonifica e pulizia da effettuare lungo il percorso.
Il progetto, già presentato al ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, si completerà in estate con l’inaugurazione degli altri due sentieri mappati dal Club Alpino Italiano e dalla Federazione italiana camminatori sportivi.
La rete dei Cammini di Carditello si estende da Capua a San Tammaro (Caserta) con un unico denominatore comune: la Reggia di Carditello come punto di arrivo per chi sceglie viaggi ad impatto zero, immersi nella natura della Reale Tenuta di Ferdinando IV di Borbone.
Tra le curiosità da scoprire sul territorio, un gelso secolare, una chiesa antica, la canetteria dei Borbone, un allevamento di bufale e Porta S. Antonio – edificio borbonico che ospitava uno dei mulini dei Regi Lagni e che, in futuro, potrà sopravvivere in parte con una ricostruzione virtuale – con tanto di oasi informative, servizi turistici e laboratori didattici per bambini.
Per partecipare alla campagna di crowdfunding
https://www.derev.com/mille-gelsi-per-carditello