Capodimonte verso una nuova luce. Lo annuncia nella conferenza stampa di stamattina Eike Schmidt, direttore dal gennaio 2024 ma da pochissimo alla guida effettiva del museo, dopo la campagna elettorale che lo vedeva candidato come primo cittadino a Firenze.
Determinato, adesso, a far brillare l’immagine di una delle pinacoteche più belle del mondo, presenta la nuova squadra: «Siamo passati – spiega- negli ultimi mesi da uno a sei funzionari storici dell’arte. In un museo come Capodimonte da un ventennio mancava un curatore dell’arte del Seicento, così come uno specialista che si occupasse del Gabinetto disegni e stampe, che custodisce i capolavori di Raffaello e Michelangelo, di fatto quasi sempre inaccessibile. Con l’arrivo di studiosi giovani e motivati il museo torna a essere un centro di ricerca sulla storia e l’identità del Mezzogiorno e dell’Europa come confermano le nuove scoperte su Caravaggio a Napoli. Anche la macchina amministrativa è quasi al completo. Tutti insieme siamo pronti ad un 2025 di grandi cambiamenti e riaperture che vogliamo condividere con la città».
Sarà l’anno delle porcellane, il 2025: per la prima volta nella storia del museo 14 le sale dedicate alle porcellane, con un nuovo allestimento a cura di Federico Forquet per il progetto scientifico di Angela Caròla-Perrotti. Mentre all’armeria sarà dedicato un altro spazio nuovo e si procede alla digitalizzazione e catalogazione degli arazzi della manifattura borbonica.
C’è anche Caravaggio nell’imminente futuro: il suo dipinto “L’Adorazione dei Pastori” di Caravaggio custodito a Messina fu realizzato a Napoli e poi spedito in Sicilia nell’autunno del 1609: Vincenzo Sorrentino, nuovo curatore delle collezioni di pittura e scultura del XVII secolo, ha scoperto nell’Archivio Storico del Banco di Napoli tre pagamenti finora sconosciuti che fanno luce sulle commissioni ricevute dal Merisi all’inizio del suo secondo soggiorno napoletano (1609-10).
Questi documenti, importantissimi, hanno permesso ulteriori precisazioni sulle opere e sui committenti degli ultimi mesi di vita del pittore, confermando il suo grande successo nell’ambiente partenopeo. I risultati delle ricerche di Sorrentino ispireranno una prossima mostra nel musei che già custodisce la magnifica Flagellazione di Cristo.
E ancora, la nuova illuminazione a risparmio energetico offrirà al pubblico rinnovate suggestioni per ammirare i capolavori di Masaccio, Bellini, Botticelli, Parmigianino, Raffaello. Inoltre, il museo di Capodimonte avrà un nuovo logo ispirato all’immagine del giglio borbonico.
Promuoverà pure percorsi tattili destinati a non vedenti e anche a coloro che vogliono fare una nuova e diversa esperienza di ‘conoscenza’ delle opere d’arte. Primo appuntamento in calendario Capodimonte tra le mani’, il 6 dicembre alle 16.30.
Infine, sulle orme tracciate dal precedente direttore, Sylvain Bellenger, anche il Real Bosco vedrà orizzonti aperti su ulteriori aree aperte al pubblico e attrezzate. Non mancheranno aperture serali come quella del 9 dicembre che proporrà lo spettacolo dedicato alla canzone napoletana, dalle villanelle del ‘500 ai classici moderni, per un omaggio colto e originale a Pino Daniele.
Per saperne di più
https://capodimonte.cultura.gov.it/
mu-cap.accoglienza.capodimonte@cultura.gov.it
campaniatralemani@gmail.com
Eike Schmidt is enthusiastic about the future: ‘With the arrival of young scholars, we are once again becoming a centre for research on the identity of southern Italy. An exhibition dedicated to the rediscovered Caravaggio and a new logo
Capodimonte in a new light. This was announced at a press conference this morning by Eike Schmidt, who has been director since January 2024, but has only recently taken the reins of the museum after the election campaign in which he was a candidate for first citizen of Florence.
Determined to restore the image of one of the most beautiful art galleries in the world, he introduced his new team: In the last few months,” he explained, “we have gone from one to six art historians. For twenty years, a museum such as Capodimonte had lacked a curator for seventeenth-century art, as well as a specialist to look after the cabinet of drawings and prints, which contains masterpieces by Raphael and Michelangelo and is almost always inaccessible. With the arrival of young and motivated scholars, the museum is once again becoming a centre for research into the history and identity of southern Italy and Europe, as confirmed by the new discoveries on Caravaggio in Naples. The administrative machinery is also almost complete. Together we are ready for a 2025 of great changes and new openings that we want to share with the city”.
The year 2025 will be the year of porcelain: for the first time in the museum’s history, 14 rooms will be dedicated to porcelain, with a new layout curated by Federico Forquet for the scientific project by Angela Caròla-Perrotti. A new room will be dedicated to the armoury and the Bourbon tapestries will be digitised and catalogued.
There is also Caravaggio in the near future: Caravaggio’s “Adoration of the Shepherds” in Messina was painted in Naples and sent to Sicily in the autumn of 1609. Vincenzo Sorrentino, the new curator of the 17th-century painting and sculpture collections, has discovered three previously unknown payments in the historical archives of the Bank of Naples that shed light on the commissions Merisi received at the beginning of his second stay in Naples (1609-10).
These important documents have provided further insight into the painter’s work and patrons during the last months of his life, confirming his great success in the Neapolitan milieu. The results of Sorrentino’s research will inspire a forthcoming exhibition in the museum, which already houses the magnificent Flagellation of Christ.
And once again, the new energy-saving lighting will offer the public new ways to admire masterpieces by Masaccio, Bellini, Botticelli, Parmigianino and Raphael. The Capodimonte Museum will also have a new logo inspired by the image of the Bourbon lily.
It will also promote tactile routes for the blind and also for those who want to have a new and different experience of “getting to know” works of art. The first date on the Capodimonte tra le mani calendar is 6 December at 16.30.
Finally, following in the footsteps of the previous director, Sylvain Bellenger, the Real Bosco will also see the opening of other areas open to the public. There will be no shortage of evening openings, such as the one on 9 December, which will propose a show dedicated to Neapolitan song, from the 16th-century villanelle to modern classics, for a cultured and original tribute to Pino Daniele.
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