Dopo “Torre ncantata” (2009) Giulia Capolino, artista eclettica che vive e lavora a Napoli, si ripropone con “Musica dell’anima”, un progetto che dal “fado-napoletano” la porta a esplorare le sonorit indiane e arabe.
“Un disco di riflessione che esalta l’aspetto devozionale” ama dire l’autrice. Scaturiti come da visioni oniriche e sciamaniche, i brani mettono in moto l’immaginazione e le emozioni. Nello showcase di presentazione, al Teatro San Carluccio, sul palco con Giulia Capolino si sono esibiti i musicisti Alberto Falco (chitarra classica) che ha curato gli arrangiamenti, Guido Schiraldi, uno dei pochi sitaristi italiani, Sanjay Kansa Banik (tablas) Antonio Fraioli (violino), Giacomo Pedicini (basso), Lorenzo Miletti (oud), Giosi Cinciotti (fisarmonica), Francesco Manna (percussioni), Nando Trapani (sax), Madya Diebatè (kora). Con questo album, del tutto autoprodotto, come lo stesso disco d’esordio, la cantautrice napoletana si prepara ad entrare nel circuito della etno world music.
Alle spalle tanta gavetta con Ella Fitzgerald, Nina Simone, Sara Vaugan, Nora Jones nel cuore. Per anni, infatti, si è esibita live in jam sessions nei principali locali napoletani, tra cui il City Hall Cafè, interpretando in modo personale e originale il repertorio country e blues nonch gli standard jazz. “Musica dell’anima” si presta a diventare uno spettacolo teatrale, che la Capolino conta di portare in tournèe.
Tra i progetti a breve scadenza una rivisitazione dei greatest hits di Nina Simone e sperimentazioni di musica etnica con Madya Diebatè.
In foto, Giulia Capolino