Scrigno del passato, invito di riflessione sul presente, con sguardo al futuro. La Cappella Sansevero, nel cuore antico di Napoli, non smette di stupire per la sua incessante attività di promozione di una figura centrale per la città, quella del Principe Raimondo di Sangro.
Da giovedì 24 giugno, la visita al gioiello barocco sarà arricchita dalla mostra“Un immenso scandalo”, dedicata all’opera a stampa più importante del principe di Sansevero, la Lettera Apologetica (1751), e alla contesa ideologica e politica innescata dalla pubblicazione di un libro capace di destare meraviglia e disapprovazione.
Grazie a contenuti digitali, che affiancano l’esposizione di rari volumi in edizione originale, i visitatori potranno conoscere aspetti meno noti della figura di un orgoglioso alfiere del libero pensiero.
La mostra, curata da Fabrizio Masucci, realizzata nell’ambito delle celebrazioni dei 250 anni dalla morte del settimo principe di Sansevero, sarà visitabile fino al 26 luglio negli orari di apertura al pubblico del Museo, acquistando il biglietto di ingresso senza sovrapprezzo.
Il titolo dell’esposizione riprende le parole con cui lo scrittore siciliano Luigi Capuana cercò di dare un’idea del clamore suscitato alla metà del Settecento della Lettera Apologetica del principe di Sansevero, messa all’Indice dei libri proibiti già nel 1752 in quanto “pericolosa, temeraria, offensiva”.
Nell’opera l’autore lasciò trapelare il suo punto di vista controcorrente su diversi temi, dall’origine del mondo e dell’uomo al miracolo di San Gennaro, dalla natura dell’anima alla necessità della libertas philosophandi.
Insieme alla Lettera Apologetica, il cui frontespizio è stampato con un metodo innovativo messo a punto dal principe, saranno esposte diverse pubblicazioni che le sono strettamente legate, tra cui proprio l’edizione dell’Indice dei libri proibiti del 1758, che riporta per la prima volta nella “lista nera” la Lettera Apologetica e un’altra opera uscita clandestinamente dalla stamperia di Raimondo di Sangro.
Si potranno ammirare le edizioni originali dei volumi e, attraverso una postazione touch screen, sarà possibile sfogliare una selezione di pagine delle opere, digitalizzate ad altissima risoluzione, e accedere a contenuti di approfondimento.
Una scheda è dedicata ai misteriosi “quipu”, su cui il principe si sofferma nella seconda parte della Lettera Apologetica considerandoli una vera e propria scrittura: si tratta di un sistema di nodi, realizzati con corde variamente colorate e intrecciate, usati dagli Incas del Perù per scopi contabili e amministrativi, oltre che per la registrazione di eventi storici.
La postazione multimediale, realizzata dall’Industria digitale e creativa internazionale ETT S.p.A., consentirà di navigare in italiano e inglese, tra le quattro sezioni di approfondimento: “Raimondo di Sangro principe di Sansevero”, “Le opere esposte”, “La Lettera Apologetica per te!” e “Gioca con i quipu del principe”.