Cappella Sansevero/ Voce e suono per interpretare il blu oltremare del Principe Raimondo. Una performance ideata da Mauro Maurizio Palumbo

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Blusansevero . È la Cappella Sansevero (in via Francesco De Sanctis 19/21), gioiello barocco di Napoli che custodisce il Cristo velato, la fonte d’ispirazione della performance ideata (con questo suggestivo titolo) e diretta dall’artista Mauro Maurizio Palumbo. Potrete ammirarla il 21, il 22 e il 23 novembre 2024 (alle 20:30).
La narrazione scenica utilizza il linguaggio del corpo, tra il visivo e il sonoro, con la voce del soprano drammatico Ilaria Tucci e la tromba Maestro Ciro Riccardi.
Concepita per gli spazi del museo, la rappresentazione (che dura 45 minuti) è una coproduzione Museo Cappella Sansevero e Ente Teatro Cronaca. Frutto di un’intensa ricerca artistica costruita su fonti scientifiche e storiche, tuttavia flessibile e adattabile alle influenze del pubblico e del luogo in cui avrà vita.
Partendo dalla scultura del Cristo velato, il progetto invita chi osserva a concentrarsi anche sul blu oltremare. Recenti ricerche, condotte dall’Università degli Studi di Bari, hanno infatti dimostrato, infatti, che fu proprio il Principe di Sansevero a produrre per primo il lapislazzuli artificiale utilizzato per la cornice dell’altare maggiore.
L’invenzione del principe sarebbe avvenuta più di cinquant’anni prima di Jean-Baptiste Guimet, il chimico francese che nel 1828 riuscì per la prima volta, ufficialmente, a sintetizzare l’oltremare, il costosissimo pigmento blu ottenuto in natura dal lapislazzuli. E più di dieci anni prima del resoconto siciliano di Goethe, il più antico sulla produzione artificiale di tale pigmento.
E partendo da qui Mauro Maurizio Palumbo crea un dialogo tra la dinamicità del movimento e la monumentalità del marmo, in un tempo sospeso tra l’esigenza di raccontare e la necessità di scoprire e riscoprire.
Incontrando, così, la disponibilità della direzione di Cappella Sansevero a comunicare con forme d’arte innovative contemporanee, sulla scia di quella incessante volontà di sperimentazione che caratterizzò l’avventura umana di Raimondo di Sangro.
Conclude l’artista: «Blusansevero è un qualcosa da svelare piano piano, perché è una storia intima. È un tempo che non si ripete ma che si trasforma. È una performance che porta con sé un sogno? Forse. Un misterioso fatto, sicuramente! È un progetto che nasce dallo studio di una ricerca scientifica e dalla relativa attribuzione dell’invenzione del blu artificiale al Principe Raimondo di Sangro. È un desiderio di trasformare in performance un dato scientifico, renderlo visibile attraverso il linguaggio performativo che si innesta e si contamina con quello del teatro minimo, del canto lirico e del suono della tromba. Un’idea che prende forma che diventa corpo, colore».
Per saperne di più
Potrete acquistare i biglietti sul sito i biglietti (22 euro) sul sito www.museosansevero.it
Giovedì 21 – Venerdì 22 – Sabato 23 novembre 2024 | ore 20:30
Una coproduzione Museo Cappella Sansevero e Ente Teatro Cronaca

Bluesansevero, foto di Anna Abet

Sansevero Chapel/ Voice and sound to interpret Prince Raimondo’s ultramarine blue. A performance designed by Mauro Maurizio Palumbo

Blusansevero. It is the Sansevero Chapel (in Via Francesco De Sanctis 19/21), a baroque jewel of Naples, which houses the Veiled Christ, the source of inspiration for the performance (with this evocative title) conceived and directed by the artist Mauro Maurizio Palumbo. You can admire it on 21, 22 and 23 November 2024 (at 20:30).
The scenic narration uses body language, between the visual and the sound, with the voice of the dramatic soprano Ilaria Tucci and the trumpet maestro Ciro Riccardi.
Conceived for the spaces of the museum, the 45-minute performance is a co-production between the Museo Cappella Sansevero and the Ente Teatro Cronaca. It is the result of an intense artistic research, based on scientific and historical sources, but flexible and adaptable to the influences of the public and the place where it is performed.
From the sculpture of the veiled Christ, the project invites the viewer to focus on the blue beyond the sea. Recent research by the University of Bari has shown that it was the Prince of Sansevero who first produced the artificial lapis lazuli used for the frame of the high altar.
Starting from the sculpture of the Veiled Christ, the project invites the viewer to focus also on the ultramarine blue. Recent research by the University of Bari has shown that it was the Prince of Sansevero who first produced the artificial lapis lazuli used for the frame of the high altar.
The prince’s invention is said to have occurred more than fifty years before Jean-Baptiste Guimet, the French chemist who, in 1828, was the first to officially succeed in synthesising ultramarine, the very expensive blue pigment obtained in nature from lapis lazuli. And more than ten years before Goethe’s Sicilian report, the oldest on the artificial production of this pigment.
And it is from here that Mauro Maurizio Palumbo creates a dialogue between the dynamism of movement and the monumentality of marble, in a time suspended between the need to tell and the need to discover and rediscover.
In this way he meets the willingness of the management of the Sansevero Chapel to communicate with innovative contemporary art forms, in the shadow of that incessant desire for experimentation that characterised the human adventure of Raimondo di Sangro.
The artist concludes: “Blusansevero is something to be revealed slowly, because it is an intimate story. It is a time that does not repeat itself, but is transformed. Is it a performance that carries a dream? Perhaps. A mysterious fact, certainly! It is a project born from the study of scientific research and the relative attribution of the invention of artificial blue to Prince Raimondo di Sangro. It is the desire to transform a scientific fact into a performance, to make it visible through the language of performance, grafted and contaminated by that of minimal theatre, opera singing and trumpet playing. An idea that takes shape, that becomes a body, a colour”.
You can buy tickets (22 euros) at www.museosansevero.it.

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