“Donne raccontano donne“. Con un incontro su questo tema il Centro Studi Pietro Golia di Napoli, in via Renovella 11 (alle spalle di Piazza Nicola Amore), dà appuntamento al pubblico venerdì 26 novembre, alle 18, per un pomeriggio di dibattito in occasione della giornata per l’eliminazione contro la violenza sulle donne.
Al dibattito, ideato e moderato dal sociologo e giornalista Ivan Guidone, partecipano cinque scrittrici (Daniela Cicchetta, Daniela Di Camillo, Maria Lovito, Marina Novelli, Francesca Romano) e cinque artiste (Lilliana Comes, Maria Pia Daidone, Natali Ferrari, Alessandra Merenda, Grazia Santarpia). E ci si concentrerà sugli abusi fisici ma anche psicologici che creano lacerazioni insanabili.
Spiega Guidone: «Senza nessuna pretesa di esaustività e lontano da narrazioni polarizzanti, questo evento cercherà di arrivare, attraverso i vari interventi, al cuore del problema: la violenza sulla donna, oggi, è frutto di un analfabetismo emotivo generato dalla crescente alienazione di una società contemporanea sempre più connessa a livello tecnologico ma totalmente disconnessa dai quei valori umani e solidali che un tempo caratterizzavano le comunità premoderne».
Le conseguenza delle brutalità spesso sono devastanti: «La violenza sulla donna è una violazione dei diritti umani- commenta l’avvocata Maria Lovito, autrice del libro “La gabbia di Anna”. E ha pesanti ricadute sui nuclei familiari e sull’intera comunità; non a caso, proprio recentemente, il Parlamento europeo ha deciso di ricondurre il femminicidio (la forma più estrema di violenza contro la donna) agli Eurocrimini, cioè ai reati su cui la Ue ha competenza, equiparandoli così al terrorismo, alla tratta, alla mafia e al riciclaggio».
L’ingresso è gratuito e consentito fino a esaurimento posti, secondo le regole anticovid. Le opere in mostra per l’occasione saranno esposte fino al 15 dicembre.
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In copertina, immagine da Pixabay