Vive a Napoli dal 1992, l’artista di Danzica, Barbara Karwowska. Nel quartiere Mercato dove domani, giovedì 4 luglio, inaugura la personale Le fiabe del centrino, alle 18, al Centro Studi Pietro Golia in via Renovella, 11. Al vernissage con l’autrice ci saranno Maurizio Vitiello, Luigi Branchini e il curatore dell’esposizione Ivan Guidone.
Barbara si ispira al capolavoro di Giambattista Basile, “Lo cunto de li cunti” utilizzando centrini dipinti, spesso presenti nelle sue opere. Ha cominciato a utilizzarli già ne “Il Rosario”, installazione di grandi dimensioni composta da 27 tele e due pannelli, donata alla Villa Colombaia di Luchino Visconti ad Ischia.
Altri due i temi ricorrenti nel nuovo itinerario espositivo: la corona e la girandola. La corona è vista come simbolo della potenza interiore; la girandola rappresenta, invece, la fanciullezza e l’innocenza, per affrontare con leggerezza le difficoltà della vita e ritornare un po’ bambini.
Marrone, viola e bianco dominano essenzialmente le sue tele: il marrone, legato all’ artigianato e alla natura, rimanda alla vitalità intesa come equilibrio tra corpo e mente; il viola aumenta il mistero e la magia delle composizioni; il bianco luminoso indica purezza e spiritualità del processo creativo.
Ecco le fiabe proposte: C’era una volta il Re di Vallepelosa, che aveva una figlia chiamata Zoza, Arre Cacaore! Il racconto dell’orco, La faccia di capra, La mortella, La Gatta Cenerentola, La malinconica principessa. Le affiancheranno, alcuni ritratti di personaggi collegate a queste e la serie “Sembrano finestre”, 16 piccole creazioni di 20×20 cm.
In alto, Barbara Karwowska fotografato da Vincenzo Severino