Ultimo appuntamento della stagione con la rassegna di cinema del reale promossa da Arci Movie, ospitata al Cinema Astra di Napoli.
Venerdì 11 aprile l’iniziativa porta sul grande schermo due film accompagnati dai registi, protagonisti e altri ospiti. Si parte alle 19 con “I mastri” di Daniele De Michele che interviene insieme alla protagonista Clara Contadini, ai produttori Davide Mastropaolo e Antonio Borrelli, in dialogo col critico e storico del cinema Giuseppe Borrone. Si prosegue alle ore 21 con “Il vangelo secondo Ciretta” di Caroline von der Tann che interviene nella sala di via Mezzocannone 109 insieme ai protagonisti e alla produttrice Antonella Di Nocera.
“I mastri” – prodotto da Colibrì Film e Audioimage in collaborazione con Rai Cinema, Vox Communication e Fermento – racconta la storia di sei artigiani che costruiscono i loro manufatti partendo dalla materia bruta: la terra, il legno, il vetro e la pietra. La trasformano e la plasmano attraverso la forza degli elementi naturali: acqua, fuoco e aria.
Due alabastrai di Volterra, una giovane liutaia napoletana, dei fabbricanti di pentole di argilla in Romagna, un costruttore di tamburi alle pendici del Vesuvio, un ragazzo senegalese che impara a fare il vetro e Murano, un maestro d’ascia veneziano. Il lavoro li porta a osservare il mondo che cambia, la chiusura delle botteghe, la produzione in serie e la fine della trasmissione dei saperi.
Il film, per la prima volta a Napoli, è stato presentato pochi giorni fa in concorso ufficiale al Bif&st Bari International Film&TV Festival, si concentra sulle storie di Clara Contadini (Napoli), Moulaye Niang (Murano), Luca Casaril (Venezia), Antonio e Raffaela Esposito (Mariglianella), Stefano e Mario Simoncini (Volterra), Maurizio Camilletti e Rosella Reali (Montetiffi) e I costruttori e i volontari della Focara (Novoli).
Spiega il regista: «Quello che mi interessava raccontare erano storie di mastri artigiani e delle loro botteghe, che erano laboratori di ricerca, identità, sperimentazione acquisite di generazione in generazione. Dopo aver girato la penisola in lungo e largo e incontrato decine di mastri, ho osservato che a caratterizzarli fosse la non serialità e il voler instillare nell’opera il loro personale tocco, ma con il tempo mi sono accorto che stavo cercando altro. Ciò che mi aveva incuriosito è che questi uomini e donne, ripetevano un gesto all’infinito, perfezionandolo sempre di più nel tempo. Il fatto che la loro attività liberatrice, dipendesse dalla reiterazione del gesto, mi ha fatto pensare al Mito di Sisifo, condannato dagli Dei a portare e riportare all’infinito un masso sulla montagna per pagare il pegno di aver cercato la propria libertà».
“Il vangelo secondo Ciretta”, invece, è incentrato su un giovane napoletano immerso in un mondo di religione, fantasia e invenzione, che adora la Madonna Addolorata nonostante il suo passato di prostituzione e un rapporto molto creativo con la verità. Condivide la casa di fortuna, un teatro temporaneamente chiuso nel centro storico di Napoli, con un anziano senzatetto. A sostenerlo ci sono Perzechella e Capitano, una coppia di animatori sociali e culturali che durante l’isolamento del Covid-19 ha aiutato poveri e senza-dimora con un “panaro” calato dal balcone. Emerge la città vera, non quella legata a stereotipi malavitosi.
Prodotto dalla napoletana Parallelo 41 Produzioni è stato presentato in anteprima mondiale al Thessaloniki Documentary Film Festival, a cui è seguita la partecipazione ad altri importanti Festival come quello di Cracovia e quello di Yerevan, in cui ha vinto il Premio come Miglior Film, e, infine, in Italia al Biografilm Festival di Bologna e al Napoli Film Festival.
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https://www.arcimovie.it/rassegne/astradoc.html
Cinema Academy Astra/ Journey into reality between masters of the craft and the gospel of Ciretta. How documentaries explore creativity and life
Last appointment of the season with the Cinema of Reality festival promoted by Arci Movie, organized at the Cinema Astra in Naples. On Friday the 11th of April, the initiative brings two films on the big screen, accompanied by the directors, protagonists and other guests. It starts at 7 pm with ‘I mastri’ by Daniele De Michele, who will be joined by the protagonist Clara Contadini, the producers Davide Mastropaolo and Antonio Borrelli, in conversation with film critic and historian Giuseppe Borrone. It continues at 9 pm with ‘Il vangelo secondo Ciretta’ by Caroline von der Tann, who will be in conversation with the protagonists and producer Antonella Di Nocera at the Via Mezzocannone 109 cinema
I mastri” – produced by Colibrì Film and Audioimage in collaboration with Rai Cinema, Vox Communication and Fermento – tells the story of six craftsmen who build their artefacts from raw materials: earth, wood, glass and stone. They transform and shape them through the power of the natural elements: water, fire and air.
Two alabaster makers from Volterra, a young Neapolitan violin maker, clay pottery makers from Romagna, a drum maker on the slopes of Vesuvius, a Senegalese boy learning to make glass and a Venetian shipwright from Murano. Their work leads them to observe the changing world, the closure of workshops, mass production and the end of the transmission of knowledge.
The director explains: “What I wanted to narrate were the stories of master craftsmen and their workshops, which represent laboratories of research, identity and experimentation, handed down from generation to generation. After travelling the length and breadth of the peninsula and meeting dozens of master craftsmen, I realised that what characterised them was their non-seriality and their desire to give their work a personal touch, but over time I discovered that I was looking for something else. What fascinated me was that these men and women repeated a gesture endlessly, perfecting it over time. The fact that their liberating activity depended on the repetition of the gesture made me think of the myth of Sisyphus, who was condemned by the gods to carry a boulder endlessly up the mountain and bring it back down again to pay the debt he owed for having sought his freedom”.
“Il vangelo secondo Ciretta”, on the other hand, tells the story of a young Neapolitan, immersed in a world of religion, fantasy and invention, who worships Our Lady of Sorrows despite a past of prostitution and a very creative relationship with the truth. He shares a makeshift home, a temporarily closed theatre in the historic centre of Naples, with an elderly homeless man. He is supported by Perzechella and Capitano, a couple of social and cultural animators who, during the isolation of Covid-19, helped the poor and homeless with a “panaro” lowered from a balcony. The real city emerges, not the one associated with underworld stereotypes.
Produced by the Neapolitan Parallelo 41 Produzioni, the film had its world premiere at the Thessaloniki Documentary Film Festival, followed by participation in other important festivals such as Krakow and Yerevan, where it won the Best Film Award, and finally in Italy at the Biografilm Festival in Bologna and the Naples Film Festival.
