Cinque giorni per cinque premi e altrettante targhe alla carriera. A Peppe Barra, Benedetto Casillo, Isa Danieli, Rosalia Porcaro e Andrea Renzi. E’ il numero magico dell’undicesima edizione del Festival internazionale di cortometraggi “I corti sul lettino. Cinema e psicoanalisi”, ideato da Ignazio Senatore, psichiatra giornalista e critico cinematografico, in collaborazione con l’assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Napoli. Dal 10 al 14 settembre, nella sala De Stefano del Pan, in via dei mille 60.
Due gli eventi speciali. Il 10 settembre si apre con la proiezione, in anteprima a Napoli, del corto “Denyse è al di là del vetro” di Gianfranco Gallo (foto), che ruota intorno alla figlia di Raffaele Cutolo, boss della nuova camorra organizzata, concepita con procreazione artificiale. Al termine, dibattito con il regista, il giornalista Sandro Ruotolo, Catello Maresca, giudice della Commissione Antimafia, l’avvocato Gaetano Aufiero e Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre, ex sindaco di Pagani ucciso dalla camorra.
Il giorno dopo, un omaggio a Silvana Maja, regista recentemente scomparsa, con la proiezione del film “Ossidiana”, che narra la tragica vicenda della pittrice napoletana Maria Palliggiano, moglie del celebre pittore Emilio Notte, allora direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
La pellicola interpretata da Renato Carpentieri, Teresa Saponangelo e Andrea Renzi, sarà commentata da Silvana Leonardi, produttrice del film, Franco Montini (presidente del sindacato dei Critici Cinematografici Italiani) e Federico Russo (presidente Festival Salute Mentale). Al termine verrà consegnata una targa alla carriera ad Andrea Renzi.
Il 12 proiezione di corti stranieri e premiazione del miglior corto straniero (scelto dal pubblico). A illustrarli Filippo Germano (CortoDino), Francesco Bellofatto (Procida Film Festival), Paolo Speranza (Rivista CinemaSud) e Agnese Servodidio (CortiSonanti).
Il 13 settembre riflettori accesi sulle opere dirette da registi napoletani, che concorreranno al Premio (scelto dal pubblico) “Elvira Notari”, la prima regista italiana, nata a Salerno, alfiere del cinema muto.
Chiusura il 14 con l’assegnazione dei premi come miglior corto, miglior attore e migliore attrice.
Presiede la giuria l’attrice Cristina Donadio, affiancata da Peppe Barra e da Michelangelo Messina, direttore artistico dell’Ischia Film Festival.
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