Lo storico dualismo natura-città è al centro dell’indagine visiva di Giovanni Frangi, in mostra Al Blu di Prussia, a partire da mercoledì 7 marzo, ore 18.00, con la sua “Falsa primavera”. A tre anni dalla mostra personale al Museo Archeologico di Napoli, l’artista torna a esporre in città, e lo fa scegliendo lo spazio multidisciplinare della Fondazione Mannajuolo, diretto da Mario Pellegrino, che festeggia con l’evento i suoi primi dieci anni di attività.
Il percorso espositivo è composto da 11 oli su tela di grande formato e 5 pastelli a olio e pigmento su carta, dal ciclo dedicato ai boschi e alle ninfee, accompagnato dal testo di Marta Cereda.Fiori, foglie, ninfee, piante tropicali, elementi che avvolgono lo spettatore e lo proiettano in un universo parallelo dove l’elemento naturale è portatore di una grande carica emotiva.

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Il difficile rapporto tra l’ambiente naturale e l’urbanizzazione è da sempre oggetto di riflessioni che spesso hanno come logica conclusione un punto di rottura tra due mondi che si fagocitano a vicenda. Giovanni Frangi, invece, riprende il concetto di metabolismo che sancisce il superamento della polarità natura-città considerando l’ecosistema come un insieme di relazioni con flussi in entrata e in uscita. Nelle opere di Frangi si avverte fortemente questo bisogno di percepire il mondo come una realtà osmotica in cui le diverse parti tendono in qualche modo a dialogare, a influenzarsi vicendevolmente e infine ad armonizzarsi.
«Frangi reinventa la natura che scopre, che vede e che vive – scrive Marta Cereda nel suo testo di accompagnamento. Restituisce il proprio punto di vista, con una visione personale e parziale, come dimostrano i tagli delle sue opere. Nella composizione si avverte, infatti, chiaramente l’eco di un’inquadratura fotografica, che è realmente l’avvio di ogni suo lavoro. Il piccolo formato delle foto sedimenta magari a lungo nell’archivio del suo studio, poi torna quasi in dimensioni reali, ma con l’intermezzo di nuovi tempi e nuovi spazi. Sulla tela si affastellano piani di profondità che conducono nel cuore di ciò che si sta vedendo: intorno c’è solo acqua, nel caso delle Ninfee, oppure alberi, tra i boschi di Masua».
Giovanni Frangi, milanese classe 1959, dopo la formazione artistica all’Accademia di Brera e una serie di mostre collettive. Nel 1983 prepara la sua prima personale alla galleria La Bussola di Torino. Successivamente a Milano con la personale alla galleria Bergamini da cui muove un’intensa carriere espositiva che nel 1989, con la mostra a Berna, gli apre contesti internazionali dai quali non si è mai più discostato.
In foto, due opere in mostra

Al Blu di Prussia
via Gaetano Filangieri 42 – Napoli
Dal 7 marzo al 22 giugno 2018
Orari: mar-ven ore 10.30-13/16-20, sab.10.30-13
Ingresso libero
Info e contatti: www.albludiprussia.com
                       info@albrludiprussia.com
                       tel. 081409446

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