Quinta candelina e iscrizioni aperte per il concorso nazionale “Un’Opera per il Castello”, presentato ieri (martedì 10 novembre) all’Accademia di belle arti di Napoli e dedicato ai giovani artisti che quest’anno dovranno confrontarsi con il tema, dal titolo suggestivo, “Uno sguardo altrove. Relazioni e Incontri”, a cura di Angela Tecce e Claudia Borrelli.
Il concorso, promosso dal Polo museale della Campania, in collaborazione con il Ministero dei beni e dell’attività culturali e del turismo, dell’associazione Amici di Capodimonte, di Italcoat e Seda, vuole essere uno spunto per ripensare il ruolo di Castel Sant’Elmo (foto) come fulcro di una rete di connessioni e luogo geograficamente privilegiato dal quale osservare e collegare, visivamente e idealmente, tutti i musei del Polo. Partendo dalla realtà del luogo storico che ospita il concorso, dove i giovani iniziano il loro percorso di crescita e di scoperta dell’arte, l’idea è quella di arricchire la collezione permanente di uno dei musei più giovani della città ma particolarmente vivace sul fronte contemporaneo. Vocazione che si è consolidata con l’apertura, nel marzo 2010, della sezione “Novecento a Napoli. Per un museo in progress”.
Possono partecipare gli artisti di nazionalità italiana o straniera che operano stabilmente sul territorio italiano, di età compresa tra i 21 e i 36 anni, singolarmente o in gruppo. Per tutte le informazioni, l’iscrizione e l’invio del materiale è possibile consultare il sito web, ideato da Gabriella Pennasilico, www.polonapoli-projects.beniculturali.it. La partecipazione è gratuita e c’è tempo fino al 10 marzo 2016. I progetti dovranno essere inediti. Il vincitore riceverà un premio di 10mila euro, comprensivo della realizzazione dell’opera.
La giuria sarà nominata dopo la scadenza dei termini di consegna delle domande e sarà composta da storici dell’arte, professori universitari, esperti del settore e un rappresentante della direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane. E’ previsto un evento espositivo finale nel quale sarà presentato il lavoro vincitore. Nella scorsa edizione, la giuria ha premiato il progetto di Claudio Beorchia con l’opera “Il Tesoro” che verrà presentata a fine novembre a Castel Sant’Elmo.
A dare il via al concorso Stefano De Stefano, Angela Tecce, Mariella Utili, e Annamaria Romano, che si sono soffermati sulla volontà di aprire le porte del museo ai giovani affinché diventi luogo d’incontro e di condivisione, ma anche uno spazio dove le nuove generazioni di artisti possano trovare un legittimo riconoscimento di pubblico e di critica.
«Compito dell’arte è quello di far leggere la bellezza – spiega Annamaria Romano. Il concorso rappresenta un modo per innestare un dialogo tra l’ambiente, gli artisti e il pubblico e si propone di saldare la storia artistica della nostra città alla creatività dei giovani» perché, sottolinea Angela Tecce, «non si può guardare alla storia antica senza una visione sul presente».