Partenope canta sulle rive del Mediterraneo. Un viaggio per vivere e condividere due antiche lingue e culture- napoletana e spagnola- quello che, sulle onde della splendida voce di Consiglia Licciardi, potremo compiere dal 3 al 5 novembre, quando l’ artista si esibir  all’auditorio nazionale della musica di Madrid. Affascinando di suoni e parole per tre serate indimenticabili, con tre concerti di canzoni classiche napoletane, il privilegiato pubblico che la seguir . “Accanto ai brani che porto sempre con me, tra cui “Passione”, “‘na sera e maggio”, “torna a Surrient” in queste serate, ne canterò altri poco noti a livello internazionale come Tammurriata americana’ di Bovio e Tagliaferri”. In due ore di magia musicale, capace di coinvolgere e trasmettere emozioni fin dentro i luoghi dove di solito albergano le idee “Sul palco con me, due chitarre e un mandolino, Gianni Dell’Aversana, Peppe Licciardi, anche direttore artistico, e Michele De Martino”.
Dopo Barcellona, e Siviglia lo scorso anno, atterra ancora in Spagna portavoce della cultura napoletana, cosa è cambiato?

“Mi sento molto a disagio per quello che sta succedendo a Napoli, vedo la mia citt  che va a rotoli…poi, mi dimentico di tutto per un po’; quando del mondo tocco i luoghi sacri e canto al teatro dell’opera del Cairo (2003), al teatro Coliseum di Buenos Aires (2001), con quell’ amore che è dentro di me, da sempre, radicato nella mia cultura. Riemerge l’ orgoglio di rappresentare, attraverso la canzone napoletana, ancora amata, apprezzata, e universale, quella parte bella della nostra citt “.
E qui …

“Fui scoperta come talento da Mimma Gaspari nel 1988 in un provino per la Rai per il programma “Il piacere dell’estate”. Da l il connubio con Roberto Murolo. Con il maestro partecipai al programma “Doc” di Renzo Arbore che apprezzò subito la mia voce e iniziò anche lui a cantare la canzone napoletana. L’ultimo concerto che ho tenuto alla sala cinese del palazzo reale di Portici è stato un grande successo, cos come l’esibizione insieme al cantante portoghese Jos Nuno Cmara Pereira al teatrino di corte dove accorse un pubblico numerosissimo, che purtroppo per questione di posti riusc a entrare solo in minima parte (quattrocento)".
Erano gli anni d’oro della canzone napoletana. E ora?

"E’ stata di nuovo abbandonata (come nei primi anni ottanta) o cantata male. Anni in cui lavoravo sulla ricerca studiavo partiture d’epoca, ascoltavo cantanti di un tempo e cantavo la canzone classica napoletana, portandola, con la signora Caselli, con cui incisi due doppi album, di nuovo a un livello molto elevato".
Un sogno artistico?

"Vivo il presente; per me è più importante sono diplomata in canto e mi sto specializzando in musica da camera. Di questo sono molto fiera cos come del mio passato; ho cantato con tanti artisti importanti, Roberto Murolo, Frank Sinatra, il cantante dei Gipsy King, mi piacciono le collaborazioni, ma, non sogno più. Per non svegliarmi delusa…"
Una nota di amarezza…

“Ho rinunciato a informare la stampa anche delle mie tourne mi sono accorta che c’è interesse solo per alcuni eventi, non per i miei concerti. Oggi dominano sottocultura e maltrattamento della canzone napoletana; chi la canta con garbo, seriet  e passione, dovrebbe essere apprezzato, invece è ignorato”.
O quasi…

“Ariammore , parola coniata nel 1997 da me e mio fratello per un mio disco, è il titolo del recente concerto di Carreras a piazza Plebiscito. Fanno finta che non ci sei e pescano nel tuo repertorio…”.
Un sogno no, ma un desiderio…

“Forse, s. Vorrei cantare da sola a piazza Plebiscito, dove sono gi  stata altre volte, ma, mai da sola! nell’attesa percorro la strada che ho scelto, quella di crescere e migliorare sempre, con tutte le mie forze musicalmente e oltre”.
E dopo Madrid?

“Al Leuciana Festival, che si è tenuto al teatro dei Serici, Belvedere Reale di San Leucio a giugno, ho proposto musica popolare napoletana, fusa con musica celtica irlandese e medievale, realizzata con quattro arpe, due celtiche e due classiche. E’ da qui che è partita la mia idea per “Melos Antique”, il disco che uscir  quest’inverno con la collaborazione degli straordinari allievi del Conservatorio. Sto registrando pezzi che sono in fase di costruzione dove la canzone popolare napoletana e quella popolaresca si fondono con melodie irlandesi e celtiche del ‘200, ‘300, ‘400".
Un augurio per Napoli.

“Che ospiti di nuovo concerti di alto profilo la gente qui si sente abbandonata. Fanno lavorare sempre le stesse persone, spesso senza qualit . Non mi piace l’aria che si respira Napoli. Ora. Si soffoca; ho bisogno sempre più di andare via. Non si fa niente per migliorare, abbiamo paura di tutto. Abbiamo paura di vivere. Ho lavorato tanto per la mia citt ; ne sono ancora innamorata. Tuttavia, nonostante la mia positivit  e energia, non sento più profumi intorno, ma solo il tanfo del         la spazzatura”.

Sopra, Consiglia Licciardi. In basso, la cantante durante un concerto

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